I rapporti tra la Juventus e Gonzalo Higuain sembrano essere arrivati ai minimi storici. Non è solo effetto del coronavirus, per quanto la pandemia possa aver condizionato alcune delle scelte del centravanti argentino - dalla partenza in Argentina sino alle intenzioni di non voler tornare in Italia -. Infatti, ci sono anche motivazioni contrattuali e di mercato, che hanno spinto il Pipita a "rompere" con la società, anche se ancora ufficialmente non vi sono state dichiarazioni in merito. Ci sono, però, le parole che Higuain ha riservato ai compagni di squadra, come riporta La Repubblica

Il contratto in scadenza nel 2021 e l'età che non sarà più tenera - 33 anni - sono un'incombenza importante nelle scelte che sia la società sia il calciatore dovranno prendere. Così, Higuain ha ammesso ad alcuni compagni di sentirsi scaricato dal club, specificando come sia il virus - e la mamma malata di tumore - sia la sua precaria situazione alla Juventus ne stiano condizionando il rientro in Italia. Quindi, i bianconeri dovranno reagire di conseguenza, qualora Higuain non risponderà presente alla chiamata a raccolta per la ripresa degli allenamenti, prevista per il 4 maggio con l'allentamento delle misure restrittive per il coronavirus. 

Juve, caso Higuain: ci sono tre soluzioni
Non è un caso, quindi, che nel taccuino di Fabio Paratici ci siano da tempo grandi nomi per l'attacco bianconero. Dall'assalto a Mauro Icardi, che potrebbe tornare all'Inter se non verrà riscattato dal Psg, fino ad Akadiusz Milik, il centravanti del Napoli che - al momento - sembra essere in pole, visto il rapporto età/costo alquanto sostenibile. Il futuro di Higuain, quindi, sembra essere sempre più lontano da Torino.