Milik, Raul Jimenez, Lacazette, Zapata, Morata. La margherita da sfogliare è ampia, la Juventus sta tenendo vive tante piste per la ricerca del nuovo centravanti bianconero, tra ipotesi concrete e suggestioni estive. Ma prima, per far sì che il nuovo attaccante raccolga l’eredità di Gonzalo Higuain, è necessario dare il benservito al Pipita, che come ha recentemente dichiarato si presenterà regolarmente al raduno del 24 agosto a Torino. E come riporta Calciomercato.com, non sarà un addio economicamente vantaggioso.

ADDIO, MA SENZA MONETIZZARE - L’attaccante argentino sa di essere fuori dal progetto fin dai tempi del lockdown, quando il braccio di ferro tra giocatore e società fu solo un preambolo di quello che la Juve deve fare ora, nei fatti. Un anno dopo, Paratici è chiamato a cedere un giocatore che guadagna 7,5 milioni di euro netti a stagione, un lusso che la Juve non può permettersi. Anche se, dato che le mete sul banco non lo convincono – ha chiuso al ritorno al River Plate, mentre raggiungere il fratello Federico in MLS non lo scalda – il Pipa sta prendendo tempo. Ma la Juve non può aspettare, deve chiudere un ciclo iniziato nel 2016 con l’esborso di ben 90 milioni di euro. E ad un anno dalla scadenza del contratto l’addio è certo, ma il rischio di non monetizzare dalla sua partenza si fa sempre più reale, con l’ipotesi buonuscita sempre più concreta.