E' stata (anche) la serata di Gonzalo Higuain. E' stata anche la sua estate. Quella in cui doveva partire ma che poi alla fine l'ha visto rimanere tra i dubbi della società e la felicità dei tifosi che l'hanno acclamato dal primo giorno della sua seconda vita in bianconero. Questa sera, quando lo speaker dello Stadium ne ha annunciato il nome tutto il popolo si è messo ad applaudire. E' stato come far tornare indietro le lancette dell'orologio al giorno delle sue visite mediche. Era con un piede fuori dalla Juve ma nessuno si sentiva più bianconero di lui e alla fine ha vinto la sua battaglia. La componente mentale è importante per tutti i calciatori. Per Higuain di più. Quando è felice e sente la fiducia dell'ambiente si trasforma. Se i tifosi di Milan e Chelsea hanno visto la partita di questa sera di certo non hanno riconosciuto l'attaccante dello scorso anno. 


GOL PAZZESCO - A Parma ha dimostrato di essere disposto a cambiare pur di rimanere. Non ha calciato quasi mai in porta ma si è offerto da sponda per CR7 che l'ha usato a suo piacimento per andare a rete. Questa sera è tornato a fare quello che fa meglio, anche se non ha fatto solo quello. Il gol del 2-0 con cui sembrava aver mandato il Napoli al tappeto è una rete di quelle che faceva ai vecchi tempi. Anche sul campo ha fatto tornare indietro le lancette dell'orologio lasciando Koulibaly sul posto e sparando all'incrocio dei pali il suo primo gol in stagione. Lo Stadium è esploso, lui si è guardato intorno come dire: "Visto che mi riesce ancora?". Martusciello l'ha elogiato in conferenza, ricordando anche il suo passato: "A Napoli l'avete conosciuto bene, ​è un giocatore straordinario, fa giocare bene le squadre perché ha tecnica e forza fisica. Adesso è in salute e per questo adesso la scelta ricade su di lui". Ad ora il punto fermo dell'attacco è lui. La certezza che Sarri e il suo staff cercano. 


PUNTO FERMO - Il Pipita ha staccato tutti, almeno per ora, un po' per volere tecnico e un po' per necessità di mercato è  lui l'attaccante titolare della Juventus. Al triplice fischio Martusciello ha aggiunto "ci godiamo la splendida forma che ha ma un domani anche prossimo si potrebbe puntare su qualcun altro". Tradotto, Dybala, ma la Joya dovrà subito dimostrare di essere almeno al livello del Pipa che invece si sta già prendendo la Juve. Ha dimostrato quello che diceva da inizio estate: lui in questo gruppo ci può stare eccome. L'ha fatto contro la sua ex squadra, contro il popolo che più l'ha amato e odiato. Qua a Torino, invece, Higuain non è stato mai odiato dalla sua gente. Contro gli azzurri ha fatto un regalo dimostrando di essere il vecchio Higuain di sempre, non solo la spalla di Ronaldo. Il Pipita è tornato.

@lorebetto