L’esigenza ce l’hanno i tifosi, meno la
Juventus. L’esigenza di etichettare, di leggere nelle rose di
prima squadra o Next Gen, sul sito ufficiale, un nome piuttosto che un altro. Certo, nel recente passato ci sono stati i casi
Barrenechea e
Iling-
Junior, la loro promozione fu annunciata con un comunicato ad hoc, ma a contare veramente è il lavoro quotidiano, alla Continassa o a Vinovo,
è sempre casa Juve.
In questa fase di precampionato le buone notizie arrivano dai giovani. In particolare, a stupire, chi ancora non li conosceva, sono stati
Huijsen e
Yildiz. Più avanti, soprattutto dal punto di vista mentale, il difensore olandese che durante tutta l’estate è stato aggregato alla prima squadra; talento puro da sgrezzare il turco che ha dato saggio delle sue abilità ancora ieri sera, nell’amichevole tra
Next Gen e
Pro Vercelli.
E dunque la domanda è:
Prima squadra o Next Gen? La risposta è duplice e sono le parole d’ordine del progetto giovani della Juventus: fluidità e opportunità. Non c’è una barriera a dividere le due compagini, in caso di bisogno Massimiliano Allegri sa – e l’ha già fatto in passato -, di poter contare sulla seconda squadra. Starà al giovane chiamato in causa, poi, sfruttare appieno l’opportunità e meritarsi un posto nella rosa del tecnico livornese.
Sulla situazione dei due calciatori presi a esempio, un piccolo spoiler c’è già. Lo ha detto chiaramente Massimo
Brambilla:
Huijsen è un giocatore della prima squadra, eventualmente potrebbe tornare in prestito in Next Gen. Situazione al contrario per
Yildiz. Ma, ancora, più delle etichette è il progetto a segnare la strada.