Una sentenza “piena di errori, sbagliata e che va annullata”. E' quanto dicono i legali della Juventus in merito alla decisione presa il 20 gennaio scorso dalla Corte federale d’appello e che ha portato alla penalizzazione di 15 punti in questo campionato a carico della Juventus per l'inchiesta sulle plusvalenze. A dirlo è stato l’avvocato Maurizio Bellacosa, cassazionista, legale della Juve, parlando davanti alle sezioni unite del Collegio di garanzia dello sport presso il Coni, sostenendo che le plusvalenze sono “numeri irrilevanti, circa 60 milioni di euro" in un triennio che corrispondono ad "appena il 3,6% dei ricavi", che corrispondono a 1 miliardo e 600 milioni. Ma non solo. Sottolinea anche che “non c’era alterazione sul campo, non c’era un vantaggio illecito conquistato sul campo e che le plusvalenze non fanno guadagnare vantaggio competitivo sul campo”.

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RICHIESTA - Il professor Bellacosa, inoltre, ha parlato richiesto  “una applicazione serena e rigorosa delle norme di diritto” perché il ricorso proposto “non è certo in base a cavilli”, chiedendo quindi l'annullamento per quattro motivi. E ancora, la Juve è quindi “per l’annullamento secco, senza quindi rinvio di una sentenza che è una nave senza rotta, una nave alla deriva che poi naufraga” e che “se dovesse passare il modo di giudizio della Corte federale d’appello, sarebbe un precedente gravissimo”.