LI SENTE - “Sì, non succede soltanto con me ma anche con i componenti del mio staff. Con Dybala ci siamo incrociati in campo, ma a volte abbiamo anche parlato via sms. Nel corso della mia carriera, ho instaurato un bel rapporto con i ragazzi. È bello vederli crescere e migliorare nel tempo”.
DYBALA - “Queste cose nel calcio succedono, alla Juve lo sanno bene. Anni fa, i bianconeri hanno costruito una squadra vincente acquistando campioni a parametro zero. Non c’è nulla di diverso rispetto a quanto accaduto con Paulo, che ora troverà una nuova sistemazione. Ciò che conta, è che a Torino sia riuscito a lasciare un ottimo ricordo, facendo sì che tutti apprezzassero le sue doti: il saluto riservatogli dallo Stadium ne è la dimostrazione”.
VLAHOVIC - “Ha segnato qualche gol, però non dobbiamo dimenticarci che si tratta di un ragazzo giovanissimo, alla prima esperienza in una big. Consiglio a Dusan di stare sereno, perché so quanto sia ambizioso e come cerchi di migliorarsi giorno dopo giorno. Questi sei mesi gli sono serviti per ambientarsi, conoscere la società, i compagni e il nuovo allenatore. Già il prossimo anno, Vlahovic sarà decisivo per la Juventus”.