I CONFINI E LE PLUSVALENZE... - "Paratici dice che vedremo cosa farà Icardi a giugno? Allora io dico che vedremo cosa farà Dybala a giugno". Il duello fra Paratici e Marotta per Icardi era già iniziato durante la scorsa stagione. In questa partita, l'ex ad della Juventus e il suo successore a capo dell'area sportiva bianconera hanno fissato da subito i confini. Limiti che sono rimasti invalicabili, per questioni di immagine e di potere, più che per considerazioni economiche. A livello puramente contabile, infatti, uno scambio Dybala-Icardi avrebbe generato grandi plusvalenze sia per la Juve che per l'Inter. Sarebbe stato conveniente per tutte le parti in causa concludere un'operazione di questo tipo.
PRIMO: Marotta avrebbe dato Icardi alla Juve solo in cambio di Dybala. Con Icardi alla Juve senza Dybala all'Inter, Marotta avrebbe perso il match, agli occhi della proprietà nerazzurra e agli occhi dei tifosi interisti (e di Moratti...).
SECONDO: Agnelli ha posto un veto preciso a Paratici: mai Dybala all'Inter. Anche se avesse voluto avallare un'operazione del genere, Paratici non avrebbe avuto comunque il via libera da parte della sua proprietà. Prendi pure Icardi, è stato l'input, ma senza dare Dybala all'Inter.
PARATICI FRA MAROTTA E... AGNELLI - Rivalità fra maestro e allievo, questioni di potere e di immagine fra due club rivali da sempre. Marotta non avrebbe mai potuto cedere Icardi alla Juve alle condizioni di Paratici (solo soldi, o scambio + soldi con altri giocatori che non fossero Dybala). Dall'altra parte, Agnelli non avrebbe mai permesso un 'regalo' Dybala a Marotta, con il quale, dopo l'improvvisa separazione di un anno fa, i rapporti sono freddissimi. In mezzo è rimasto Paratici, costretto a perdere la sua partita contro Marotta, che addirittura trionfa riuscendo a liberarsi del 'problema' Icardi senza cederlo alla Juve, ma spedendolo al PSG.