Mauro Icardi non ci sta. Niente Napoli, solo l'Inter o in alternativa la Juventus. Il numero 9 ha puntato i piedi, ma la società nerazzurra non ne vuole sapere: è fuori dal progetto, nonostante lui faccia sapere di voler restare a Milano per "amore" dell'Inter. Una battaglia a colpi d'amore e parole, dure, che può trasformarsi in una battaglia legale. 

LO SCONTRO - Chiedere il reintegro o la rescissione del contratto in scadenza a giugno 2021? Questo il bivio di Wanda e Mauro, mentre l'Inter ritiene di aver rispettato il regolamento. Icardi - come scrive calciomercato.com - è stato convocato Icardi per il ritiro pre-campionato come impone l'articolo 7 del contratto collettivo dei calciatori e lo ha fatto allenare con dei tecnici abilitati. L'esclusione dalle sedute tattiche rientrerebbe nelle facoltà dell'allenatore che non vuole impiegare il calciatore nella partita seguente: interpretazione generalmente condivisa dagli esperti di diritto sportivo. Non a caso nell'ultimo allenamento Conte ha consentito all'argentino di partecipare anche alla partitella finale. 

Niente Juve, Icardi verso la permanenza all'Inter
A ZERO - Invece se Icardi dovesse chiedere la rescissione del contratto, a quel punto l'Inter riterrebbe che le manifestazioni d'affetto nei confronti dei colori nerazzurri fossero solo di facciata e volte a un piano di fuga a costo zero verso un'altra squadra scelta da tempo: la Juventus. Almeno questo è il sospetto dell'Inter. Per svincolarsi prima della scadenza del contratto, Icardi può appellarsi all'articolo 15 del regolamento Fifa sui trasferimenti dei calciatori, secondo cui i giocatori professionisti "affermati" possono risolvere il contratto se non vengono impiegati almeno nel 10% delle partite ufficiali in una stagione. Ad esempio se quest'anno l'Inter giocasse 50 gare, Icardi dovrebbe scendere in campo (anche entrando dalla panchina) in almeno 5 incontri. Per evitare questo rischio, l'Inter sta meditando di schierarlo in pochi irrilevanti spezzoni di partite. La battaglia è iniziata.