Il campionato è finito il 4 ottobre del 2020. Non c'è altra spiegazione, non c'è altro modo di capire e prendere di petto la situazione. C'è solo un volto, quello di Aurelio De Laurentiis, che per tanti anni ha professato la falsificazione di coppe e campionati e alla fine, come in un gioco del destino, ce l'ha fatta proprio lui. 

La verità è che il rinvio di Inter-Sassuolo potrebbe essere pure giusto: è conclamata la presenza di un cluster all'interno dello spogliatoio, è necessario pertanto fermare i calciatori dell'Inter per valutare condizioni e altri (possibilissimi) positivi. Ma questo continuo calpestare i protocolli che effetto ha avuto sul campionato? Quale validità? 
Ognuno sembra libero di fare ciò che vuole, di oltrepassare non solo le decisioni della Lega: non c'è nemmeno una richiesta di informazioni, un consiglio, una presa di posizione. Tutto viene lasciato al libero arbitrio di chi poi cura gli interessi: siano economici o di salute. Il protocollo è un fantasma: sembra un titolo di un film e sul produttore non avremmo dubbi. Il campionato è finito il 4 ottobre del 2020: il Napoli non si è presentato a Torino, forte di un'imposizione più morale che legale. Era stata fatta giustizia, poi tutto ribaltato. Pure il campionato. Soprattutto il campionato.

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