Chi pensava di trovarsi comodamente sdraiato in poltrona, si sbagliava di grosso. Nella trasferta di Crotone, come volevasi dimostrare, non c’è niente di facile o tranquillo. Come qualsiasi squadra di bassa classifica che si rispetti, i calabresi stanno dando il 120% per limitare il gap con i campioni d’Italia. D’altronde, Davide Nicola non ha mai commesso gli errori di Donadoni in questa stagione: è raro che la squadra di casa affronti una big a volto scoperto, lasciando spazi liberi ed esponendosi all’eventuale goleada (Bologna-Napoli, in questo senso, è la miglior lezione possibile per chi è impegnato nella lotta salvezza).

SFONDARE IL MURO - Alla compattezza difensiva del Crotone, soprattutto nella zona centrale, si aggiunga una prestazione assolutamente sotto le righe da parte di troppi bianconeri. Così un impreciso Dani Alves, così un insufficiente Pjaca. Che sia vittima di pura e semplice ansia da prestazione o meno, il croato deve assolutamente attaccare la spina in vista dei prossimi 45 minuti. Tre tiri di Higuain, un possibile calcio di rigore non concesso a Dybala (per rimanere in tema di polemiche arbitrali) e una clamorosa occasione per la stessa Joya all'ultimo minuto non hanno ancora abbattuto le resistenze della neopromossa. In poche parole: serve dare di più.

@mcarapex