23 luglio 2004. Recita così alla voce "data di nascita" la carta d'identità di Tommaso Mancini, il baby centravanti che piace tanto alla Juve. Di proprietà del Vicenza, club con cui ha compiuto tutta la trafila delle giovanili per poi affacciarsi al professionismo, è già stato paragonato da molti a Zlatan Ibrahimovic tanto per la sua struttura fisica (è infatti alto 1 metro e 90) quanto per il suo carattere forte e determinato, che negli scorsi anni lo ha convinto, grazie anche ai consigli della sua famiglia, a rifiutare il Liverpool di Jurgen Klopp per continuare il suo percorso di crescita in Italia, certo di avere un'altra occasione in futuro. La prima è arrivata il 4 gennaio 2021.

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LA CARRIERA - Aveva solo 16 anni, Tommaso, quando ha esordito nella prima squadra del Vicenza, proprio come quasi quattro decenni prima era successo a un certo Roberto Baggio, suo concittadino e attaccante come lui. Con le giovanili biancorosse aveva già collezionato una raffica di gol, più di 70, che gli hanno poi permesso di svolgere tutta la trafila dall'Under 15 all'Under 19 della Nazionale Italiana con 14 reti in 28 presenze. Per lui, nella stagione appena passata, anche 15 match tra Serie B e Coppa Italia, sempre con il Vicenza, che gli hanno attirato su di sè i riflettori di una big come la Juve, ma anche di Milan, Empoli, Siviglia e Benfica

LA PASSIONE - Grande appassionato di arti marziali, proprio come Ibrahimovic, Mancini ha raccontato di avere tra i suoi modelli anche Gianluca Scamacca, bomber di razza come lui. Il Vicenza lo valuta 3 milioni di euro, cifra che però potrebbe essere ritoccata al ribasso in virtù della scadenza del suo contratto, fissata nel 2023. La Juve tiene gli occhi aperti, pronta ad affondare il colpo per un altro baby talento.