Siamo tutti sulla sponda del fiume, non aspettiamo il cadavere dei nemici, ma quel terrore che si urla e si sfoga prevalentemente sui social. Che pare già arrivato, a mercato non ancora iniziato.
E' questa, la prima e grande vittoria. Non basterà. Però è sempre meglio che starsene così, inermi, nella storia del calcio.
La Juve è la Juve, Giuntoli l'ha rimesso in chiaro. E l'ha fatto in un ambito in cui i bianconeri erano oggettivamente passi indietro rispetto ai competitor, quelle stesse uscite che a tratti si erano rivelate sanguinosissime e che oggi sono una piccola spinta verso un progetto più grande. L'assegno per Kean basterà per Thuram, intanto. Ma i vari addii dovranno poi finanziare ancora tanto altro, a partire dall'obiettivo Koopmeiners, che resta primario.
Corsi e ricorsi che ci piace sempre ripescare, astenersi scaramantici: andò così anche nel 2011. Una rivoluzione illuminata da 101,83 milioni spesi (pure di riscatti) contro i 20 delle cessioni. Arrivarono 4 titolari e vento nuovo in panchina. Ricorda qualcosa?