Le parole di Osvaldo Jaconi, l'allenatore che ha fatto debuttare Chiellini tra i professionisti con il Livorno, a Tuttosport:

UN ANEDDOTO - "La ramanzina che gli ho fatto quando non si è presentato agli allenamenti. Lui si allenava con noi e la domenica, se non era convocato, giocava con gli Allievi. Per una settimana non si fa vedere perché ha l’influenza, quando si ripresenta gli dico “Tu non hai ancora capito dove sei capitato, devi avvisare...”. Quella frase l’ha utilizzata per intitolare un capitolo della sua autobiografia. Tutto quello che ha ottenuto se lo è ampiamente guadagnato. Il primo campionato lo ha vinto con me al Livorno, poi ha spiccato il volo. Io guardo non solo il calciatore, ma l’uomo. Se ho ottenuto così tante promozioni è perché mi sono sempre circondato di uomini che combattono al tuo fianco e non ti tradiscono mai. E Giorgio è così. Se si chiede il nome di un campione, tutti rispondono Cristiano Ronaldo, Messi o Neymar, il vero campione per me è uno come Giorgio, che tutti i giorni mette l’anima in campo e che con umiltà aiuta i compagni e la squadra. Ci vuole pazienza e costanza, la capacità di superare lo stress ed essere sempre presente a se stesso. Oltre a Giorgio, penso a Maldini e Baresi".