Maurizio Sarri è un carnale, legato indissolubilmente alla sua terra. Abitudini, profumi, suoni e sorrisi conosciuti. E’ legato alle sue origini, ai suoi affetti, non li rinnega. Nonostante questo non gli è servito molto tempo per immergersi nella realtà Juve. per capirne usi e costumi, modificare ciò che riteneva opportuno, e usufruire del resto. Bianconero, a dispetto della tradizione familiare.

FEDE VIOLA E RICORDI - Pomeriggi trascorsi per le vie che costeggiano il centro, poi vicino la casa dei nonni, dove trascorreva intere giornate. Il bar dove incontra l’amico di una vita, l’angolo che riporta alla mente le risate con gli amici. Un insieme di ricordi che di sicuro gli rimbalzeranno in testa, quando oggi si presenterà al Franchi, lo stesso stadio che vedeva da piccolo dalla casa dei nonni, come allenatore dell’odiata Juve. L’emozione e l’adrenalina si mescoleranno, e chissà quante volte riascolterà, silenziose e assordanti, le parole della mamma, tifosa della Fiorentina: “Mia mamma non era contentissima quando ho firmato per la Juve. Mia nonna abitava a 500 metri dallo stadio di Firenze, quindi la fede della famiglia, a parte la mia che ero tifoso del Napoli, era viola”. 

Higuain si è ripreso la Juve da solo: il rapporto con Sarri non ha condizionato le scelte
DEBUTTO - L’ultima in campionato contro gli azzurri, vissuta da fuori, a causa dei problemi di salute che ha dovuto combattere. Ora il debutto ufficiale in panchina, tanto atteso e bramato, proprio a Firenze, contro la Fiorentina. Ci sono anche ricordi negativi da cancellare, legati indirettamente anche alla Juve. C’è l’ormai famoso “scudetto perso in albergo” da riscattare, per poi archiviarlo nella memoria. Quel 3-0 rifilato dalla Fiorentina al suo Napoli spinse la Juve verso lo Scudetto. Sarri riparte dal Franchi e si appresta a vivere un’avventura che ha tutto per essere la più importante della sua carriera. Nonostante le amorevoli titubanze della mamma.