Monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno e amico di Massimiliano Allegri, si è raccontato a Tuttosport parlando apertamente della sua passione per la Juve e del rapporto con il tecnico:" Ci siamo trovati a varie iniziative, poi Emilio Doveri, uno dei suoi collaboratori, era mio compagno alle elementari e anche questo ha favorito la nascita del nostro rapporto, come altre conoscenze comuni legate al calcio. Quando ci troviamo a qualche cerimonia si è formato un gruppettino con cui poi ci mettiamo a tavola insieme e... si parla di pallone!".

RACCOMANDAZIONE AD ALLEGRI - "Non c’è bisogno. Quest’anno devo dirgli veramente poco, la squadra gira. Ha puntato tanto sui giovani, mi ha detto, su elementi che hanno voglia di vincere: perché se a calcio non hai gente che ha voglia di vincere, di arrivare... Le persone di grande esperienza sono importanti ma a volte c’è il rischio che non abbiano la stessa voglia di soffrire. Abbiamo visto questo ragazzino, Cambiaso, entrare e fare gol al 97’: ci vuole una squadra così, mi diceva, che lotti finché c’è da giocare. L’anno scorso era diverso, una volta gli dissi “Massimiliano, ma quanto mi costi?!” e lui: “Ma come? Sono io che do qualcosa a lei”. E io: “No, quanto mi costi di ceri alla Madonna di Montenero con questa Juve!” (ride, ndi)".
 
Vlahovic-Juve, aria di rinnovo. La conferma arriva anche dal rapporto con Allegri
QUALITA' MIGLIORE DI ALLEGRI - "La fedeltà, e vale per l'uomo e l'allenatore. È una persona fedele all’impegno che si assume. È successo anche quest’estate: ha ricevuto offerte faraoniche, ma ha detto no, ho cominciato un lavoro e voglio portarlo a termine, c’è un progetto basato sui giovani e il mio compito è qui. Poi mi piace la dimensione giocosa della sua vita: mi racconta che al campo, soprattutto prima delle partite di Champions, deve far ridere i giocatori perché altrimenti sono tutti troppo tesi".

SULLO SCUDETTO - "Ne ho parlato spesso con Massimiliano e lui mi ha detto “Guardi monsignore, io lotterò per riportare la Juve in Champions. Abbiamo qualcosa in meno di Inter, Milan e Napoli, ma combatteremo e per i primi quattro posti potremo esserci. Vincere è anche questione di fortuna”. Intanto siamo secondi e ieri è stato un orgoglio essere tornati primi per alcune ore". 

CONTRO LA FIORENTINA -  "Una partita tattica, con una Fiorentina arrembante... e poi un passaggio da centrocampo per Vlahovic, che segni il gol dell’ex".