La crisi legata al campo e ai risultati che non arrivano si può allargare anche fuori dal terreno di gioco condizionando in negativo una situazione finanziaria già deficitaria. La stagione 2022-2023, come scrive Tuttosport, sarebbe dovuta essere quella del rilancio, con il dimezzamento delle perdite e invece c'è la possibilità che il rosso da 254 milioni di euro fatto registrare nell'ultimo bilancio aumenti ancora. Oltre al danno sportivo e di immagine, la sempre più probabile eliminazione ai gironi di Champions League, avrebbe come conseguenza la perdita di circa 25 milioni di euro. Ovvero la somma del guadagno (tra passaggio del turno, incasso al botteghino e quota di market pool) che i bianconeri otterrebbero con la qualificazione agli ottavi di finale. La consolazione di partecipare all'Europa League (in caso di terzo posto nel girone) non coprirebbe i mancati incassi, considerando che anche vincendo la competizione, la Juve ricaverebbe solo 15 milioni (escludendo i ricavi dallo stadio).

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L'INCUBO - L'eliminazione dai gironi di Champions non sarebbe però la cosa peggiore - almeno economicamente parlando - visto che c'è un altro rischio, ancora più grosso, a cui la Juventus sta andando incontro. Si tratta della mancata qualificazione alla massima competizione europea nella prossima stagione. Un rischio concreto in questo momento visto che la squadra di Allegri si trova a sette punti dal quarto posto in campionato. Se ciò avvenisse, la Juve perderebbe circa 70 milioni di euro più altre conseguenze come una svalutazione generale della rosa di circa il 10/15 %. Tra il mancato accesso agli ottavi, sempre più vicino, e la possibilità di non partecipare alla prossima Champions League, la Juve si gioca tanto non solo del presente ma anche del futuro. Lo scenario peggiore, avrebbe conseguenze importanti sulle finanze del club e di conseguenza anche sul lato sportivo.