Inchiesta Juve, per il Gip 'non ci sarebbe stata malefede'
Il Gip fa presente che, essendo appunto una pratica diffusa, non ci sarebbe stata malafede nella loro applicazione da parte del club bianconero, e verrebbe quindi a mancare il dolo e a decadere l'ipotesi di reato. Smorzati poi i toni nei confronti degli indagati: "Sono soggetti completamente incensurati e perfettamente inseriti nel tessuto economico e sociale (nazionale e internazionale) - scrive Morello -. La società nei cui confronti sono mosse le contestazioni è una delle più importanti in ambito calcistico nazionale e internazionale, quotata in Borsa, quindi ragionevolmente molto attenta e sensibile alle conseguenze di eventuali indagini a suo carico".
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