La perquisizione della Guardia di Finanza presso la sede del Milan, in seguito all'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Milano che vede fra gli indagati l'ex ad Ivan Gazidis e il suo successore Giorgio Furlani con l'accusa di "ostacolo all'autorità di controllo" sulla compravendita del club da parte del fondo RedBird, sta facendo discutere e portando a nuove  prese di posizione. Tramite un portavoce, il fondo di investimenti USA di Gerry Cardinale ha voluto smentire categoricamente - e in maniera diretta - le accuse che vogliono il Milan ancora in controllo di Elliott.
 

Inchiesta Milan: la precisazione di RedBird


“RedBird Fund IV e i suoi sottoscrittori possiedono il 99,93% di AC Milan; il restante 0,07 è in mano a singoli azionisti italiani tifosi di lunga data del Club. L’idea che RedBird non possieda e non controlli l’AC Milan è assolutamente falsa ed è contraddetta da tutte le prove e i fatti, compresi quelli che presumibilmente sono alla base dell’indagine", la precisazione. "Quando abbiamo assunto il controllo del Club dopo il closing, Elliott ha fornito un prestito a RedBird con scadenza a tre anni e nessun diritto di voto. Il nostro obiettivo è riportare il Milan ai vertici della Serie A e del calcio europeo, tutto il resto toglie tempo al raggiungimento di questo obiettivo".

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"Non sono in corso - la chiosa finale - discussioni con alcun investitore che potrebbe esercitare un controllo sul Club. RedBird è il proprietario di controllo di AC Milan e tale rimarrà”.