A Calciomercato.com Mario Sconcerti commenta l'indagine della Consob sulle cosiddette plusvalenza gonfiate: "L’artificio comune è che la valutazione di un giocatore non è matematica, è un’opinione, quindi in opinione si trasformano anche le cifre da mettere a bilancio, cioè un parere che diventa soldi. È giusto che ci sia un parere autorevole non sulla Juve, ma su tutto questo tipo di mercato di cui adesso si è capita la leggerezza. Non è infatti tutto gratis. Negli anni di contratto con un giocatore, la società paga tasse patrimoniali sul valore che lei stessa ha dato al giocatore. Quindi da una parte prende e da un’altra restituisce. In sostanza le plusvalenze non sono puramente furbate, sono mosse di forte disagio. Infatti la Juve in un anno è passata da 172 milioni a 45. Perché avrebbe dovuto se era tutto normale?"