"Recupero completo? Serve parecchio tempo. Generalmente dai sei agli otto mesi". L'infortunio di Gleison Bremer è un tema che tiene banco in casa Juventus. Tra la ricerca dei sostituti sul mercato e le curiosità sui tempi di recupero del difensore brasiliano, come si svolge l'intervento chirurgico e come sarà al suo rientro in campo. Il dottor Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale Italiana di calcio ha risposto ai nostri microfoni alle curiosità a riguardo.


Infortunio Gleison Bremer, parla il professor Castellacci


In cosa consiste un intervento chirurgico come quello di Gleison Bremer? 
“Si tratta di un trapianto: si prendono delle strutture, generalmente dal muscolo gracile e dal muscolo semi tendinoso oppure dal tendine rotuleo, e vengono messe al posto del legamento crociato rotto. Si tratta di strutture valide in qualsiasi caso. Non è un intervento svolto da me quindi non posso dare indicazioni dettagliate”.

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Come si svolge il recupero da un infortunio del genere in seguito all’intervento? 
“Sin dal primo giorno indosserà una ginocchiera. Verrà utilizzato immediatamente un apparecchio che si chiama Kinetec che muove il ginocchio. L’obiettivo è quello di recuperare l’articolarità del ginocchio: sia flessione che estensione. Successivamente verrà messo in piedi con l’ausilio di bastoni per non caricare eccessivamente sull’articolazione operata. Quanto tenere bastoni e ginocchiera dipende dal chirurgo ma generalmente attorno ai 30 giorni. In seguito cominciano la fisioterapia ed alcuni esercizi come la cyclette. Dopo il secondo mese si inizia a correre, poi inizia la fase di potenziamento. Fondamentale poi è la rieducazione propriocettiva”. 

Quali sono i tempi per il recupero da un infortunio del genere?
“In passato si cercava di ridurre i tempi, a parer mio  erroneamente perchè vanno seguiti quelli fisiologici. Per il recupero completo serve parecchio tempo Si va da un minimo di sei mesi ad un massimo di otto o nove”. 

Quali sarebbero i rischi affrettando i tempi di recupero?
“Il rischio di un nuovo infortunio c’è sempre. Un recupero completo richiede parecchio tempo fisiologico. Cercando di recuperare accorciando i tempo si mette a rischio il legamento nuovo. Questo perchè fisiologicamente non si è compattato con l’organismo, stiamo sempre parlando di un trapianto che passa attraverso delle ossa che devono compattarsi attorno al trapianto. Perchè questo avvenga devono passare tanti mesi. Il rischio di farli rientrare molto tempo prima è quello di un cedimento e quindi un nuovo infortunio. Oggi si cerca di trovare una via di mezzo in modo che non si solleciti troppo il legamento nuovo. Per questo i tempi si sono allungati”. 

Tornerà come prima? 
“Importante è che ritorni agli stessi standard atletici precedenti. Data la valenza dell’atleta penso di sì, tornerà a giocare come prima. Ci saranno alti e bassi all’inizio come tutti coloro che sono operati di crociato, ma con l’ottima preparazione che farà tornerà su quegli standard. Mi permetto di fare un augurio al ragazzo perchè rientri al più presto in quella grande squadra che è la Juventus”.  



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