Antonio Conte, allenatore dell'Inter, parla a Rai Sport dopo la vittoria sul Milan in Coppa Italia, arrivata in rimonta: "Derby tirato? Sì, come l'anno scorso. Merito soprattutto dei calciatori che hanno interpretato il derby nel modo giusto dal primo all'ultimo secondo. Sfida contro un'ottima squadra, il Milan non è primo per grazia ricevuta; sono contento. La tensione? I derby sono questi, non sono passeggiate di salute. Noi lo sentivamo come loro, per questo motivo è giusto dedicare la vittoria ai tifosi, specie a quelli che sono venuti all'arrivo del pullman per incitarci. Vogliamo condividere con loro questa gioia. Ora concentriamoci sul Benevento poi penseremo all'andata delle semifinali".

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SU LUKAKU - "Lukaku? Io ho fatto il calciatore, so benissimo che possono succedere momenti in cui ci si arrabbia. Ibra dentro ha la cattiveria del vincente, di quello che non ci sta mai. Ma Lukaku è stato sempre sul pezzo e da quel punto di vista sta crescendo. Sappiamo l'importanza che ha per la squadra, se ogni tanto si arrabbia mi fa piacere​".

SU ERIKSEN - "Da un mese ripeto che l'Inter è questa, non arriverà e non partirà nessuno. Poi voi non mi volete credere... Con Christian stiamo lavorando da un punto di vista tattico per trovare un'alternativa a Brozovic che in rosa non abbiamo. Ci sta lavorando, calcisticamente parlando è molto intelligente e ha qualità. Fa parte del progetto, sono contento che oggi abbia fatto quel gol; ho esortato perché tirasse lui perché sappiamo che qualità abbia. Spero che questo gol sciolga un po' il ragazzo; è un ragazzo perbene, forse anche troppo, e gli vogliamo tutti bene nello spogliatoio. Ce lo teniamo stretto, è parte del progetto. Andremo avanti con questi ragazzi e sono felice di allenarli". 

UN BILANCIO - "Il problema è che con l’Inter tutti vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto. Invece con altre squadre si vede sempre mezzo pieno. C’è da lavorare ancora tanto. Sono orgoglioso di allenare l’Inter e questo gruppo di ragazzi".