Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Juventus: "Non ci sentiamo sotto osservazione, a Ferrara avevamo fatto bella partita. Contro l'Inter è sempre una partita speciale, giocheremo in uno stadio pieno. Non andiamo in giro a fare figuracce, siamo la Juventus, abbiamo belle partite che ci stimolano"

FUTURO - "Cosa ci spinge ad andare avanti? Cosa ci ha spinto tutti gli anni, programmare, creare obiettivi nuovi e crescere per essere competitivi come la Juve dovrà essere tutti gli anni. Dovremmo analizzare quello che è andato bene e quello che è andato male, vanno analizzate le stagioni per creare i presupposti perché l'annata futura sia vincente. La cosa più importante è essere lucidi e prendere delle decisioni, quello che conta sarà l'anno prossimo e cosa riusciremo a fare".

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BENTANCUR - "Ha un affaticamento muscolare, Chiellini è pronto a fare una buona partita. Se gioca Kean il cambio sarà Bernardeschi o viceversa, poi abbiamo Spinazzola. Siamo pronti ad avere una buona partita".

MAROTTA - "Domani avrò il piacere di ritrovarlo perché con lui ho passato quattro anni bellissimi, con lui abbiamo fatto crescere la società dal punto di vista tecnico e generale. Siamo professionisti e ogni tanto le strade si possono dividere ma ciò non toglie cosa uno ha fatto di buono nella società".

DATA - "Non ce la siamo data, dopo la partita con la Fiorentina ci sono state in mezzo le feste, lasciamo passare questi giorni, quando la società vorrà ci vedremo. Gli altri anni ci vedevamo a giugno, siamo in anticipo sui tempi".

ESPERIMENTI - "Magari non li farò domani ma Bernardeschi mezzala mi incuriosisce, è costretto a fare l'attaccante ma voglio capire se può fare la mezzala e giocare a centrocampo. Per giocare lì devi avere costanza a livello mentale, una costanza che al momento non ha. L'altro esperimento può essere Cancelo che secondo me ha il gol nelle gambe, magari posso provarlo da mezzala, non è detto che sia. Per il resto Emre Can ha già giocato in difesa, Cuadrado mezzala. Non è che ce ne sono da fare tanti di esperimenti, c'è solo da capire se un giocatore riesce a giocare bene in una certa posizione. Emre contro Atletico e Fiorentina ha fatto bene in difesa ma giocavamo nella metà campo avversaria, bisogna vedere quando c'è da difendere".

ICARDI - "E' un giocatore straordinario che segna e che ha sempre fatto gol. Se ci sarà dovremmo essere bravi a non fargli fare gol, se non ci sarà difficilmente farà gol (ride ndr). Però c'è sempre una prima volta, magari domani non riesce a farlo".

AJAX - "Motivazione principale è difficile da dire. Con il senno di poi non vai da nessuna parte. Quest'anno la Champions è una competizione talmente bella quanto bastarda, tra virgolette. Se non arrivi nel momento giusto nelle migliori condizioni paghi. Noi abbiamo fatto bene fino alla sosta. Abbiamo avuto giocatori fuori, abbiamo avuto tanti infortuni, Douglas Costa non so ancora se è biondo oppure moro. Dopo l'Atletico abbiamo avuto altri infortuni ed è per questo che dico che l'annata è stata difficile, se non spingevamo sull'acceleratore in campionato il Napoli poteva avvicinarsi. Su questo siamo stati bravi, l'annata è stata solo apparentemente facile. Dopo l'Ajax ci sono state tante critiche. La Juve negli ultimi anni si è stabilizzata tra le prime otto. Ha un progetto e un lavoro da fare ancora lungo negli anni. E' normale che le critiche ci siano ma buttare all'aria il lavoro fatto è eccessivo, abbiamo vintoil 50% dei trofei, dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato ed avere più fortuna quando andiamo a giocare cinque partite. Quest'anno per la prima volta da quando sono qua, siamo arrivati male ai quarti, magari anche io ho delle responsabilità".

DOUGLAS - "Non ha mai giocato, ha fatto le prime quattro partite e poi è sparito. Ha avuto tanti infortuni, ci sta. Bisogna accetarlo e fare con quello che si ha. E' un calciatore da Champions, l'abbiamo visto ad Amsterdam. Ripeto, non so se è biondo o moro, non posso dare una valutazione".

CONDIZIONI - "Quando si programma il futuro si parla e c'è un confronto da cui bisogna uscire migliori per programmare una stagione difficile. Bisogna essere lucidi nelle valutazioni e distaccati da quello che è successo. Il prossimo anno si riparte da zero, per vincere lo scudetto serviranno 88 punti e dobbiamo allenarsi e vincere. Quello che è successo rimane nella storia, le altre sono tutte chiacchiere".