FUTURO - "Cosa ci spinge ad andare avanti? Cosa ci ha spinto tutti gli anni, programmare, creare obiettivi nuovi e crescere per essere competitivi come la Juve dovrà essere tutti gli anni. Dovremmo analizzare quello che è andato bene e quello che è andato male, vanno analizzate le stagioni per creare i presupposti perché l'annata futura sia vincente. La cosa più importante è essere lucidi e prendere delle decisioni, quello che conta sarà l'anno prossimo e cosa riusciremo a fare".
MAROTTA - "Domani avrò il piacere di ritrovarlo perché con lui ho passato quattro anni bellissimi, con lui abbiamo fatto crescere la società dal punto di vista tecnico e generale. Siamo professionisti e ogni tanto le strade si possono dividere ma ciò non toglie cosa uno ha fatto di buono nella società".
DATA - "Non ce la siamo data, dopo la partita con la Fiorentina ci sono state in mezzo le feste, lasciamo passare questi giorni, quando la società vorrà ci vedremo. Gli altri anni ci vedevamo a giugno, siamo in anticipo sui tempi".
AJAX - "Motivazione principale è difficile da dire. Con il senno di poi non vai da nessuna parte. Quest'anno la Champions è una competizione talmente bella quanto bastarda, tra virgolette. Se non arrivi nel momento giusto nelle migliori condizioni paghi. Noi abbiamo fatto bene fino alla sosta. Abbiamo avuto giocatori fuori, abbiamo avuto tanti infortuni, Douglas Costa non so ancora se è biondo oppure moro. Dopo l'Atletico abbiamo avuto altri infortuni ed è per questo che dico che l'annata è stata difficile, se non spingevamo sull'acceleratore in campionato il Napoli poteva avvicinarsi. Su questo siamo stati bravi, l'annata è stata solo apparentemente facile. Dopo l'Ajax ci sono state tante critiche. La Juve negli ultimi anni si è stabilizzata tra le prime otto. Ha un progetto e un lavoro da fare ancora lungo negli anni. E' normale che le critiche ci siano ma buttare all'aria il lavoro fatto è eccessivo, abbiamo vintoil 50% dei trofei, dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato ed avere più fortuna quando andiamo a giocare cinque partite. Quest'anno per la prima volta da quando sono qua, siamo arrivati male ai quarti, magari anche io ho delle responsabilità".
CONDIZIONI - "Quando si programma il futuro si parla e c'è un confronto da cui bisogna uscire migliori per programmare una stagione difficile. Bisogna essere lucidi nelle valutazioni e distaccati da quello che è successo. Il prossimo anno si riparte da zero, per vincere lo scudetto serviranno 88 punti e dobbiamo allenarsi e vincere. Quello che è successo rimane nella storia, le altre sono tutte chiacchiere".