Maurizio Sarri parla in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Juve. Ecco la trascrizione integrale della sua conferenza: ​"Higuain o Dybala? Non c'è da convincerli c'è da decidere. Poi una volta deciso è giusto che se un giocatore sta facendo bene e sta fuori sia arrabbiato, credo sia un aspetto positivo non negativo. Vediamo l'ultimo allenamento e decidiamo. Tranquillamente, fa parte del mio lavoro, non mi devo preoccupare delle eventuali reazioni dei giocatori. Ci sono reazioni che a livello mediatico possono fare audience ma dal mio punto di vista sono estremamente positive".

INTER - "Domani troviamo una squadra forte, in un momento di salute e l'ha dimostrato anche nell'ultima partita che ha fatto. Nella singola partita non si può parlare di una squadra più o meno favorita. Riesco a vedere solo l'aspetto positivo perché giocare un Inter-Juve è una sensazione che secondo me vale la pena vivere. Riesco solo a essere felice di andare in un grande stadio contro una grande squadra per giocare una partita che sarà vista da tutto il mondo".

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COSA LO IMPRESSIONA - "E' una squadra forte con solidità. Nei momenti in cui ha in mano la partita è pericolosa, quando non ha in mano la partita riesce a difendere benissimo ed essere pericolosa in ripartenza. Mi dà la sensazione di essere una squadra completa in questo momento. E' una squadra forte contro cui sarà difficilissimo giocare. E' una squadra pericolosissima, ho visto un'Inter forte".

CONTE - "Nelle partite non riesco a pensare che io gioco contro Conte, io vedo solo la partita con l'Inter. Conte è un grande allenatore, lo dimostrano i risultati che ha fatto non solo qui. In squadre e ambienti diversi. E' tra i migliori al mondo e lo sta dimostrando anche all'Inter. Se voi riuscite a vedere le partite Sarri contro Conte io non riesco a capirvi, domani c'è una partita bellissima che è Inter-Juve".

RISULTATO - "Quanto conta per la lotta scudetto? Un  numero vicino allo zero. Ci sono 31 partite da giocare dopo. Parlare in questo momento di lotta scudetto... Tre o quattro anni fa quando la Juve era a 10-11 dalla prima che mi pare fosse proprio l'Inter. Mi chiesero chi era la favorita per lo scudetto, dissi la Juve e i giornalisti ridevano. Il campionato però lo vinse la Juve. In questo momento conta poco. In questo momento è importante, penso anche per loro, andare a confermare la crescita che sta avendo la squadra e la capacità di giocare grandi partite. E' più importante la capacità di uscire da San Siro con una grande prestazione. Se con 93 punti in palio si pensa di sistemare la classifica a inizio ottobre penso sia un errore grossolano".

TEST - "Questa è una squadra che ha vinto. Che sia matura l'ha dimostrato nel corso degli ultimi anni. Quest'anno abbiamo cambiato qualche giocatore e modo di giocare. Dobbiamo fronteggiare una situazione avversari che è decisamente, probabilmente, più forte degli anni scorsi, Dobbiamo confermare i passi in avanti che stiamo facendo nel giocare un certo tipo di calcio. Se riusciamo a innalzare il livello della prestazione prestazione i risultati possono venire a favore più facilmente. In questo momento dobbiamo essere molto concentrati sulle prestazioni".

EMOZIONE - "Come ho detto prima riesco a vedere solo l'emozione di andare a giocare una grande partita in un grande stadio. Emozione? Non parlerei neanche di emozione ma voglia di vivere questa esperienza. A livello di singola partita non credo che sia nemmeno un favorito, è una partita apertissima a tutte le soluzioni".

DIFESA - "Nelle partite ci sono sensazioni e numeri. La nostra linea media di recupero palla è stata più alta, la nostra linea media dove andiamo a toccare il pallone è stato più alto. I numeri mi dicono che abbiamo fatto qualcosa di diverso rispetto alle prime partite che considero migliore".

BERNARDESCHI - "Purtroppo io ne ho parlato anche con lui, ho fatto fatica a provarlo nel ruolo che ritengo per lui più adatto. Credo che quello che ha fatto contro il Bayer sia un ruolo a lui adatto.Ha fatto bene e l'ho visto in crescita anche in allenamento. Se giocherà o no preferirei lo sapesse da me e non lo legga sul giornale, credo sia una forma di rispetto per tutti i giocatori".

PRESTAZIONE - "Dobbiamo concentrarci sulla prestazione e ognuno di noi la valuta in base al calcio che vuol giocare. Noi cercheremo di andare là a giocare. Alla fine si parla sempre di terminazione, di fame e di voglia e ma io la ritengo una qualità insita in un professionista. Alla fine la qualità conta. Dobbiamo cercare di andare la ad imporre il nostro calcio, la partita ci dirà se questo sarà possibile o no e gli eventi della partita ci diranno se siamo capaci di adattarci ad altre situazioni che a volte si verificano in campo".

ALLENATORE - "A me piacciono molto le squadre fortemente caratterizzate. Squadre che hanno un modo di giocare molto preciso e che lo tirano avanti. Sappiamo tutti che noi decidiamo 100 cose diverse al giorno e quindi molto probabilmente diverse le sbagliamo tutti i giorni. Avere la capacità di fare pochi errori è una grossa capacità da parte di un allenatore".

INTER - "E' conveniente avere un attaccante che sta bene mentalmente e fisicamente poi ognuno gioca con le sue caratteristiche. In tutti e due i casi avremo a che fare con una difesa solida. I numeri ci dicono che in questo è la difesa più forte del campionato. Per qualità dei difensori ma anche perché difende nella maniera giusta. Non penso che la solidità dipenda solo dai tre difensori che stanno facendo molto bene. Penso che l'Inter sappia difendere da squadra. E' una squadra solida. Vediamo chi sta meglio e come poterli attaccare, non sarà sicuramente semplice".

CLASSIFICA - "Se una classifica ad inizio ottobre ci crea un impatto psicologico vuol dire che psicologicamente non siamo pronti per fare grandi cose".