Crescita, inciampi e conferme: ecco perché Inter-Juventus è stata la partita dei percorsi
di
Stefano Barollo
Una partita totale. Già, tra i tanti modi in cui si potrebbe definire una gara di fatto indefinibile, forse questa è la più azzeccata. Del resto, i numeri sono lo specchio di quella che è stata la montagna russa del Derby d'Italia. Inter e Juventus non si sono risparmiate, dando vita a un match con tante emozioni e altrettanti volti. I bianconeri, in particolare, hanno giocato una partita che mostra alla perfezione il progetto di Thiago Motta attraverso i giovani. Una squadra che non ha ancora raggiunto (giustamente) la sua forma ideale e definita, che sbaglia e si riprende, ma senza mai mollare. Inter-Juve è stato quel tocco di sana follia che ha ricordato Lipsia, ma in qualche modo l'ha superata: quella "locura" spagnola del Don Chisciotte, difficile da comprendere eppure, a volte, necessaria.
Inter-Juve, il derby d'Italia segna i percorsi dei bianconeri
E se in questa follia si può comprendere qualcosa, è che la Juve sta crescendo sotto tanti aspetti, e ogni giocatore sta facendo il suo percorso. Ecco perché Inter-Juventus si potrebbe ricordare come la partita dei percorsi: i protagonisti bianconeri, nel bene e nel male, hanno segnato in questa partita una tappa indelebile della loro avventura a Torino.