JUVE PIU' FORTE DELL'INTER? - "Sono molto forti, ma abbiamo imparato a non fare paragoni. Il riferimento siamo sempre noi stessi. La nostra forza è la mentalità, l’hanno dimostrata i compagni chiamati a sostituire gli infortunati: non avevano giocato molto, ma erano pronti ed è il segno che il gruppo c’è".
SU ICARDI - " Siamo amici, ci sentiamo. Quando sono arrivato a Milano non mi ha dato una mano, me ne ha date due perché io mi ambientassi. Non conoscevo nemmeno la lingua. Mauro è contento dei miei successi. Anche quando eravamo compagni si dava da fare perché io giocassi al meglio quando ne avevo l’occasione, è il suo modo di essere".
SU CONTE - "Conte mi aiuta a migliorare. Mi ha concesso i minuti di cui un giocatore ha bisogno. Si fida di me e io mi sento sicuro. Abbiamo imparato a conoscerci in fretta, mi sembra incredibile che siano passati solo cinque mesi. La cosa che più apprezzo in lui è la passione per il calcio. È profonda, contagiosa. I suoi allenamenti sono durissimi! Allena con intensità, dà importanza alla preparazione fisica. È indispensabile quando giochi cinque partite in due settimane. Conte mi ha detto una bella frase a Barcellona: parole preziose, che non dimentico e che voglio custodire perché ci sono cose che sono solo mie. Gliene sarò sempre grato".