CONTE - "Conte secondo me è un allenatore vincente. La sua esperienza in Champions con la Juventus è coincisa con tre scudetti, anche se la squadra era diversa da quella di oggi e quindi le potenzialità erano più ridotte. Di conseguenza, l’impatto con la Champions in quegli anni è stato molto difficoltoso. Ma credo che giocare in Champions o giocare in campionato o in altre manifestazioni, per un allenatore bravo sia l’equivalente, certamente tutto dipende anche dall’avversaria".
ENTUSIASMO - "Abbiamo attuato una politica del cambiamento rispetto al passato recente e di conseguenza è normale che ci siano curiosità e aspettative da parte di tutti. Abbiamo avuto un buon esordio, ma soprattutto siamo contenti per il modello che abbiamo costruito con l’allenatore. Un buon rapporto tra allenatore e Società ha creato questo modello vincente, nel senso che lo riteniamo all’altezza dei nostri obiettivi. Il fatto di essere in testa alla classifica del campionato italiano è relativo. Siamo in una fase altamente interlocutoria. Credo invece che debba essere analizzato il periodo che ci ha portato a ottenere queste vittorie. La squadra sta rispondendo alle indicazioni dell’allenatore e siamo molto contenti".
STRUTTURA - "La proprietà ha centrato l'obiettivo di creare una struttura fatta di gente competente. La parte sportiva che io dirigo ha persone capaci con deleghe. L'area corporate è coordinata da Antonello ed è allo stesso modo strutturata. Devo dire che Steven Zhang, pur essendo molto giovane, sta entrando nei meccanismi di una società calcistica, quindi questo è uno stimolo per tutti noi, come è stato anche la presenza del papà in questi giorni".