Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato a margine del Premio Facchetti, come riportato dall'account Twitter ufficiale del club nerazzurro: "Abbiamo subito un danno notevole e speriamo che questo danno non sia irreparabile nell'economia della stagione perché sarebbe davvero grave. Un danno che si è consumato nell'epilogo della gara, quindi diverso rispetto a un torto subito al 5' del primo tempo quando ci sono ancora tantissimi minuti da giocare. Il rammarico da dirigente di calcio è che come movimento italiano e come Federazione abbiamo investito tanto sullo strumento VAR proprio perché fosse a disposizione della classe arbitrale, non per debellare tutti gli errori ma per ridurli. L'uso deve essere scrupoloso e razionale. Davanti a una situazione del genere in cui si confonde la soggettività con l'oggettività, non posso che rimanere deluso e basito. Spiegazioni da Abisso? Non me la sento di condannare un arbitro, forse il sistema va rivisto perché è evidente come qualcosa non abbia funzionato e non sta a me indicare un colpevole. Ci deve essere una presa di posizione di chi è responsabile di questa struttura per far sì che le performance degli arbitri siano impeccabili. Di sicuro quello che è successo rappresenta un danno irreparabile nell'economia di una stagione. Spero non sia fatale al termine del campionato. Il gesto di D'Ambrosio è oggettivo e quello che è successo ha dell'incredibile. Da quando c'è il VAR si tratta dell'errore più grosso. Esultanza di Politano come Icardi? Sono dietrologie pure, che rispedisco al mittente. Sono elementi che lasciano il tempo che trovano. Anzi, colgo l'occasione per esprimere grande gratitudine alla squadra e all'allenatore, perché ho visto un'Inter competitiva, motivata, come volevamo noi. Abbiamo giocato bene e questa è la cosa più importante".