Due ragazzini inseparabili e una piccola peste al seguito. Storia di un legame nato e consolidato grazie a una passione comune: il calcio. Simone Inzaghi e Fabio Paratici non hanno mai giocato nella stessa squadra, ma hanno condiviso l'adolescenza, tra cene, vacanze e giornate intere santificate al dio pallone. Tutto merito di Filippo, fratello dell'allenatore della Lazio e amico del cuore del ds della Juve. Il maggiore degli Inzaghi ha sempre avuto un rapporto simbiotico con il fratello, tanto da abbandonare una partitella nel campetto dell'oratorio se gli altri bambini non accettavano la presenza di Simone, di tre anni più piccolo. Paratici invece è più grande di Pippo (un anno in più) e si sono conosciuti quando erano Esordienti: si giocava San Nicolò-Borgonovese, spareggio per il campionato, Inzaghi e Paratici erano i capitani e la partita finì 6-5 ai rigori per Fabio. Dalla rivalità nacque un'intesa, che ha resistito agli anni e alla distanza e che ha coinvolto tutta la famiglia. 

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CON SIMONE - E Fabio, anche nel corso della sua esperienza alla Juventus, ha sempre provato a portare con sé l'amico Simone. Primo incontro nel 2017, quindi un contatto diretto quest'estate. Fu Agnelli a preferire l'esperienza di Sarri.