Era arrivato a Torino portando entusiasmo, innovazione. Un nuovo modo di vedere il calcio che la Serie A femminile ancora non conosceva. Al suo primo anno alla Juventus Women Joe Montemurro ha vinto un triplete (Scudetto, Supercoppa Italiana e Coppa Italia) raggiungendo i quarti di finale di Women's Champions League, battendo persino l'imbattibile corazzata Lione. Da lì in poi però qualcosa si è rotto. Un addio annunciato, prevedibile. Un rinnovo basato sulla fiducia quello stipulato a settembre che però non ha mai convinto del tutto. Ora, come quando si conclude una storia d'amore viene spontaneo chiedersi: cosa non ha funzionato?


Juventus Women, separazione da Montemurro, cosa non ha funzionato
Juventus, UFFICIALE: Joe Montemurro non è più l'allenatore delle Women
 

La risposta più semplice forse sarebbe dire tutto, o quasi. Il tecnico australiano non ha mai avuto un bel rapporto con le critiche, lo dimostrano le reazioni e le ripetute battute in seguito all'eliminazione precoce in Women's Champions League per mano dell'Eintracht Francoforte. Anche all'interno dello spogliatoio a regnare è il malcontento. Gestione della rosa da rivedere, partendo dalle singole giocatrici: si pensi ad Agnese Bonfantini su tutte. A volte forse qualche timore reverenziale nel far accomodare in panchina chi non stava rendendo secondo le aspettative ma alle spalle aveva una carriera degna di nota (si pensi a Sara Bjork Gunnarsdottir). Qualche scelta sbagliata sul mercato che non ha portato i frutti sperati (in questo caso, vedi Ella Palis, su cui si sarebbe dovuto basare il centrocampo). In allenamento chi lo vede all'opera sostiene che raramente abbia alzato i toni o dispensato consigli, per cui la squadra può tendere ad adagiarsi, ma non solo.

 

Joe Montemurro, la gestione delle giovani ed il rapporto burrascoso con i tifosi



La gestione delle giovani non è mai stata il punto di forza di Montemurro, questo è ormai affar noto, sono molteplici quelle che hanno lasciato la Juventus Women negli anni. Per citarne alcune: Matilde Lundorf, Amanda Nilden, Agnese Bonfantini. Si pensi però anche allo scarso impiego di Sofia Cantore nella scorsa stagione e la discutibile scelta di farle calciare il rigore decisivo a Parma in Supercoppa. A tutto questo si aggiunge il rapporto non certo idilliaco con i tifosi, lo avevamo raccontato (QUI) della lite a Biella dopo il pareggio contro la Fiorentina. Tifosi con cui si è spesso mostrato schivo e nervoso. A fronte di tutto ciò, la separazione tra la Juventus Women ed il tecnico sembra essere inevitabile. La gara persa al Viola Park contro la Fiorentina è l'ultimo morso, della mela che era solito mangiare prima della partita che oggi sembra essere meno dolce del solito.

 

@ilbianconerocom Juventus Women-Montemurro: è finita! La squadra cambia guida tecnica, ci racconta tutto @mirianacardi98