Ripicca? O cos’altro? Resta un grosso, enorme, punto di domanda sulla testa dei tifosi dopo aver letto le parole di John Elkann. In particolare, a stonare, a disorientare, sono le dichiarazioni sulla Superlega: "Bisogna evitare di scambiare la discussione delle soluzioni con l’analisi dei problemi. Il problema è sotto gli occhi di tutti: la Super Lega c’è già, si chiama Premier League, il campionato inglese. Gli altri campionati nazionali mostrano una deriva ormai evidente: i giocatori più bravi vanno a giocare in Inghilterra, finendo per impoverire le competizioni locali. Come rispondiamo a questa sfida? Questa è la questione. Non è una questione che riguarda la Juve. È un problema che riguarda tutto il calcio europeo".
 
Juve, che replica di Elkann su Superlega e Serie A!
Beh, una risposta in realtà c’è ed è proprio il progetto Superlega. Lo stesso progetto che vede tra i suoi principali fautori l’ex presidente della Juventus e cugino di John Elkann, Andrea Agnelli. Lo stesso progetto da cui il club bianconero ha deciso di uscire.
 
E quindi? Che fare? Restare in balìa degli eventi, osservare la Premier League dominare il mercato, sperare che quella araba sia solo una bolla e non un progetto longevo in grado di erodere ulteriore spazio agli altri campionati europei? Ancora peggio: cedere al ricatto di Ceferin e dell’Uefa?
 
Le parole di John Elkann sono chiaramente condivisibili. Ma stonano terribilmente con quelle che sono state le mosse della Juventus. Il punto di domanda resta: il dubbio che aleggia tra i tifosi è che si tratti di una ripicca, un altro mattoncino dell’eredità Agnelli che viene smontato. La speranza, invece, è che dietro l’angolo si nasconda un colpo di scena.