Pur con tutte le attenuanti e gli alibi del caso, la stagione della Juve è stata fallimentare sotto tutti i punti di vista. Lo è stato, in verità, l'intero biennio dell'Allegri-bis, e non solo per la mancanza di trofei. A proporre una riflessione in tal senso, basata sui numeri, è Panorama. Dal ritorno in bianconero del tecnico livornese, il club ha infatti speso 242 milioni di euro in tre campagne acquisti, con qualche cessione pesante (in primis quella di Matthijs De Ligt) ma con un investimento senza eguali in Italia, a cui vanno aggiunti i colpi a parametro zero che hanno appesantito il monte stipendi: per Paul Pogba sono stati messi a bilancio 11 milioni di euro lordi all'anno, per Angel Di Maria 8 e per Leandro Paredes 9, dunque 28 milioni in totale per tre giocatori esperti come richiesto da Massimiliano Allegri, che invece non hanno reso neanche lontanamente come ci si aspettava.

Juve, 17 sconfitte e numeri disastrosi: Allegri può fallire anche l'ultimo obiettivo sul campo
La Juve, in sintesi, ha iniziato e concluso la stagione con il monte ingaggi più alto della Serie A, senza tuttavia mai essere minimamente competitiva per lo scudetto. Per non parlare del patrimonio che nel frattempo si è "impoverito" (e qui l'esempio principe è Dusan Vlahovic), di fronte a cui non può bastare la consapevolezza di aver saputo valorizzare qualche giovane. Ed ecco perché le parole di Massimiliano Allegri su una squadra "non costruita per vincere subito" suonano tanto come una nota stonata: i numeri dicono ben altro, raccontano un'altra storia. Che forse, però, il tecnico non riesce proprio a digerire...