Chiarissime, le immagini del Var nel vedere il tocco di braccio di Rabiot sul tiro di Pellegrini. Ancora più chiare, nel giudicare al millimetro se l’intervento di Soumaoro su Morata sia avvenuta sulla linea dell’area di rigore, o prima. Per nulla chiare, addirittura nebulose, tanto da non segnalare il fallo da rigore di Bastoni su Zakaria. Inter, Cagliari e Bologna: un trittico di partite da cui la Juventus è uscita con più dubbi che certezze, dal punto di vista del gioco, sempre altalenante. Un trittico, però, dove gli episodi arbitrali e l’utilizzo del Var si sono dimostrati un fattore, per la rincorsa alle posizioni che valgono la Champions League.
 
Non può passare inosservata -  e non lo ha fatto, sui social i tifosi si sono fatti sentire e hanno mostrato le proprie rimostranze, oltre a innumerevoli screenshot -, la differenza di trattamento che il sistema Var ha riservato alla Juventus. Certo, le colpe maggiori dei bianconeri stanno nella proposta di gioco, nella sterilità offensiva e nei cali di concentrazione. Però, cosa sarebbe stato, di quest’ultima parte di stagione, se le immagini del Var avessero segnalato il rigore sacrosanto per la Juventus, contro l’Inter? Non si potrà mai sapere, perché quella sera le immagini non erano “chiare”, a differenza di quanto successo contro Cagliari e Bologna.