La Procura federale, guidata da Giuseppe Chinè, aveva ricevuto nei giorni scorsi dai magistrati torinesi gli atti relativi alle indagini sulle plusvalenze della società bianconera, il cui Cda si è dimesso ieri.

L'indagine della Procura federale è stata dunque già avviata, non essendo compresa nel procedimento della giustizia sportiva che si è concluso lo scorso maggio: in quel caso a giudizio erano finite le cosiddette plusvalenze e i due gradi di giudizio sportivo avevano stabilito l’impossibilità di definire un metodo oggettivo di valutazione del valore di mercato di un calciatore.

Su questo aspetto, il Procuratore Chinè dovrà verificare se tra gli atti, mai trasmessi prima all’organo di giustizia sportiva, e in particolare nelle risultanze delle operazioni di intercettazione di conversazioni, emergano fatti nuovi che possano essere ritenuti decisivi per la revisione di quella decisione, almeno per quanto concerne i fatti contestati alla Juventus.