Se c’è qualcosa che Dusan Vlahovic non ha mai imparato a fare, quella è nascondere le emozioni. Se c’è qualcosa che sembra aver disimparato a fare, quella è il gol. Se le due cose si intrecciano, ne escono le immagini di un calciatore fortemente frustrato in campo. Ieri sera, dopo Sporting-Juve, il numero 9 della vecchia Signora ha toccato quota 1038 minuti senza gol su azione. L’ultimo, su rigore, risale alla partita contro il Friburgo, 463 minuti fa. Un’eternità per uno come Vlahovic, abituato a flirtare ogni partita con il gol, centro del progetto bianconero designato nel gennaio scorso.
 
Un problema, un bel problema. L’involuzione di Vlahovic è evidente e il tifo bianconero si divide: tra chi indica Allegri e il suo gioco come colpevoli e chi, invece, sottolinea le mancanze del serbo. Una situazione che, come riporta calcimercato.com, cambia anche le carte in tavola in vista della sessione estiva di mercato: “Fissato il prezzo in tempi non sospetti, da quota 90 milioni in su la Juve si siederà a parlare con chiunque decida di puntare su Vlahovic. Contatti e non solo sondaggi sono andati in scena già negli scorsi mesi, il mercato dei centravanti è sempre attivo, ma se a gennaio è stata la pubalgia a congelare l'interesse dei club di Premier (United su tutti), per giugno la corsa è pronta a riaccendersi con il Bayern Monaco pronto a scalare posizioni”.
 
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La prolungata fase di astinenza, però, rischia di avere effetti anche sulle trattative, facendo perdere la posizione di forza del club bianconero che non vuole scendere sotto i 90 milioni: “Tempo al tempo, prima c'è una stagione ancora ricca di impegni e obiettivi, prima c'è da capire se effettivamente la Juve dovrà rinunciare alla Champions e con essa ad almeno un big dell'attuale rosa”.