Se è vero che la Juventus ha ritrovato le sue stelle, da Di Maria a Pogba passando per Chiesa, c'è un reparto che nelle prossime settimane può diventare un vero problema per Massimiliano Allegri. Ovvero l'attacco, più specificatamente il centravanti. Per motivi diversi, ma il tecnico bianconero non ha certezze da parte delle sue tre punte. 

VLAHOVIC - Sono passate poche settimane da quando Allegri diceva che non era mai stato così in forma e dalla successiva doppietta contro la Salernitana. Soltanto un illusione; Vlahovic è lontano dal giocatore per il quale la Juve aveva pagato oltre 70 milioni di euro. A secco da quattro partite e con meno della metà dei gol fatti rispetto alla scorsa stagione (complice anche la pubalgia). Paradossalmente, tra il derby col Torino e la gara con la Roma, il serbo ha mostrato miglioramenti nel gioco con i compagni, perdendo però con il passare dei minuti la fiducia. E ancora più dei gol infatti,  è questa che manca. Non è un caso se contro i giallorossi in più di una circostanza ha preferito il passaggio invece che la conclusione personale da dentro l'area di rigore. E se in passato qualcuno lo criticava perché "troppo egoista", adesso si è passati all'estremo opposto, tutta questione di fiducia.

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GLI ALTRI DUE - E poi ci sono Kean e Milik; il primo salterà le prossime partite di campionato per squalifica e dovrà recuperare la fiducia dell'allenatore e della squadra dopo l'errore imperdonabile e l'espulsione. Milik invece sarà ancora assente per infortunio. Rientrerà dopo la sosta delle nazionali, ad Aprile. Tanti (o soli) punti interrogativi per Allegri nel ruolo di centravanti, che potrà fare affidamento solo su Vlahovic, si, ma quale Vlahovic?