FORMAZIONI - "Non ho da stupire, ho un po' di idee... diciamo confuse! Domattina decido chi far giocare. A parte Ramsey tutti a disposizione, Rabiot è a disposizione. Domani bisogna fare come ha detto Giorgio, ha detto tutto lui fortunatamente, ci vuole una partita tecnica, Tuchel ha fatto grande lavoro, ha dato solidità. Sono molto forti in contropiede e sulle palle inattive: sarà un gran test, poi magari non lo prendiamo. Nel calcio succede questo. Ma serve pazienza con la palla, non è facile avere varchi e stare in campo".
DIFESA A 3 - "Quello è il primo dubbio. L'ho già detto, è questione di come hai la palla e non di numeri".
COSA SI ASPETTA - "Giovani non sono... chi ha meno esperienza internazionale, mi aspetto e l'ho detto anche alla squadra: voglio vedere una bella partita tecnica, pulita, ci vuole pazienza e bisogna divertirsi a giocare queste partite. Hanno stimolo, attenzione naturale altrimenti saremmo folli. Ma serve una partita internazionale. Abbiamo davanti una squadra che se sbagli una volta e ti punisce. Voi direte: succede anche in Italia. Ma serve una partita pulita tecnicamente. Vuol dire giocare bene".
RABIOT - "Anche lui è sulla falsa riga di Bernardeschi. La differenza nei giocatori, alla Juventus uno difficilmente può essere discusso. La differenza nella carriera passa nella testa, dall'obiettivo personale al servizio della squadra. Dalla voglia di migliorarsi e mettersi in discussione. Dagli allenamenti, dalla cattiveria che ci mettono. La carriera passa da lì, fa quello la differenza. Quanti giocatori bravi si sono persi? Perché mancava un pezzetto. Io fossi in lui sarei arrabbiato con me stesso, è il terzo anno qui, avrà fatto dieci gol in due campionati. Non esiste! Deve partire prima, calciare meglio.... sono tutte cose che deve migliorare. Credo che quest'anno lo farà".
RABIOT - "E' a disposizione. La caviglia sta bene".
BERNARDESCHI - "Ha fatto una buona partita, ha ottime potenzialità inespresse. Ha un motore talmente importante a livello di gamba, che gioca ogni tanto da fantasista. Ma non è il suo ruolo. Deve fare partita di sostanza, ma poi arriva al tiro in un certo modo. Con la Samp buona partita, così come ha fatto quando è stato chiamato in causa. Tutto parte dalla testa, dalla cattiveria nel giocare nelle partite. Quando hai soprattutto la palla".
DANILO - "Domani gioca. Vi ho dato anche un premio. Più avanti? Non so se giocherà col Torino... in mezzo? Vedremo, non lo so!"
BENTANCUR - "Una mia convinzione è sempre stata che Bentancur sia cresciuto tanto. Domenica poteva fare gol, ha fatto fare grande parata ad Audero. Da solo, per me, non può fare la regia di una squadra. Ha bisogno di una collaborazione. E Locatelli può dargliela e se la dividono. Locatelli non è pronto per farla da solo. Quando sono insieme possono arrivare al 100%".
KEAN - "Responsabilità non ne deve avere. Deve giocare una partita e fare gol. Una cosa che sa fare è fare gol. Calcia bene, attacca bene la profondità, chiude bene l'azione. Deve migliorare quando deve giocare con la squadra. Sui controlli, la tecnica. Diciamo sui ruoli. Per l'età che ha, ha già una bell'esperienza".
CLAUSOLA CHAMPIONS - "Ce l'ho! E' un'ambizione, è un desiderio. Ognuno di noi deve avere un'ambizione, così si fanno cose eccezionali. Sarà una serata magnifica a prescindere da come finirà. Bisogna avere l'entusiasmo, la voglia, l'emozione di giocare queste partite. E' questo che ti porta a fare cose straordinarie. Tutti lavorano per fare il massimo, solo così si arriva in cima. Porsi l'obiettivo di passare il girone... no, niente! Il desiderio nostro è arrivare in finale, poi non so se ci arriveremo. Ma è un obiettivo che bisogna andare a prendere, uguale lo scudetto. E' questo che fa la differenza, è ambizione personale, è amor proprio, per stare in una grande squadra. Non è poi che si può vincere sempre, perché è una cosa straordinaria. Però è quello. E' il desiderio che dobbiamo avere".