Ci vorrà una gara aggressiva”, ha detto Massimiliano Allegri in conferenza stampa. Tradotto: obiettivo della Juventus è attaccare e aggredire l’avversario, provare a indirizzare il discorso qualificazione, con la consapevolezza, però, che il passaggio in semifinale di Europa League si gioca nella doppia sfida. D’altronde, troppa la voglia di riportare un trofeo europeo a Torino, che manca da troppo tempo, che arriverebbe nella stagione più complicata per i colori bianconeri dal 2006. E poi, si terrebbe aperta una porta per la prossima Champions League, in attesa di quelle che saranno le decisioni prese nelle aule di tribunale.
 
E allora avanti tutta, Allegri, all’Allianz Stadium, mette in mostra i gioielli di Madama. La difesa a tre non si tocca, colorata di verdeoro come la bandiera del Brasile. Avanti e indietro sui binari esterni, gli stakanovisti Kostic a sinistra e Cuadrado a destra. La novità nel mezzo con due interpreti: Locatelli e Rabiot. Il tecnico livornese, infatti, va verso il cambio modulo: dal 3-5-1-1 al 3-4-2-1. Trequartisti con licenza di allargarsi e diventare ali d’attacco Chiesa e Di Maria. A cucire il gioco e aspettare l’occasione giusta per tornare a festeggiare un gol, Arek Milik, in pole rispetto all’acciaccato Vlahovic.