In questi mesi estivi di calciomercato si è parlato tanto della ricerca di un vice Vlahovic: un attaccante in grado di far rifiatare il serbo o che, all’occorrenza, possa fargli da spalla in campo. In prossimità del fischio d’inizio del campionato, però, la priorità sembra essere un’altra: ritrovare il vero Vlahovic.
 
La stagione non è cominciata nel migliore dei modi. Gli strascichi della pubalgia, il lavoro personalizzato; poi l’inizio del precampionato, le amichevoli saltate fino a quelle contro il Real Madrid e l’Atletico Madrid. Proprio contro i Colchoneros si è notato un calciatore lontano dallo stato di forma migliore, nervoso, sotto pressione.
 
Lo scorso inverno la dirigenza della Juventus ha preso una decisione netta. Comprare Vlahovic e metterlo al centro del progetto. Un ottimo impatto, poi si sono palesate sempre di più le difficoltà della squadra nell’assisterlo, nel metterlo in condizione di segnare e da lì i primi segnali di nervosismo. Il mercato estivo è stato fatto su misura di Dusan: obiettivo assist, da raggiungere grazie agli innesti di Di Maria prima e Kostic poi. Certo, non va poi sottovalutato il ruolo di mister Allegri che dovrà trovare i meccanismi giusti per innescare la punta serba.
 
Verso Juve-Sassuolo, Vlahovic pregusta il gol: il dato clamoroso
Posizionato al centro del progetto, un mercato costruito per servirlo e assisterlo. Adesso toccherà a Vlahovic dimostrare di poter essere l’uomo in più della Juventus. Ancor di più, però, dovrà dimostrare di poter reggere la pressione, di abbandonare il nervosismo al primo pallone che non centra la porta. Se sulle doti da bomber dubbi non ce ne sono, e sull’aspetto mentale che Dusan è chiamato a fare un ulteriore passo in avanti.