Soltanto due settimane fa vi avevamo proposto un sondaggio con una semplice domanda: "La Juve deve rinnovare Rabiot?" (CLICCA QUI). Ad oggi il 66.7% dei votanti (846) si è schierato sul fronte del "no", mentre la parte restante (423) ha detto "sì". Nel frattempo, come dicevamo, sono passati 14 giorni. Un periodo non così lungo, viene da pensare, eppure in questo lasso di tempo è cambiato tutto per il club bianconero, a cui è stata inflitta una penalizzazione di 15 punti per il caso plusvalenze che ha fatto piombare la squadra dal secondo posto - conquistato con merito grazie a una striscia di otto vittorie consecutive, interrotta solo dal ko di Napoli - alla metà della classifica.

Una situazione difficile da accettare, anche inattesa, che con tutta probabilità è destinata a cambiare anche molte strategie della società sul mercato. E tra i giocatori sui quali fino alla scorsa settimana si stavano concentrando le maggiori riflessioni c'era proprio il vice campione del mondo Rabiot, in scadenza a fine stagione e protagonista di una prima parte di stagione vissuta ad alti livelli, al punto da spingere il club a valutare l'ipotesi di un rinnovo che fino a pochi mesi fa sembrava praticamente impossibile. 

Juve, Rabiot lancia la carica: 'Contro tutto e tutti'
La Juve, ad ogni modo, sembra ancora intenzionata a fare un (altro) tentativo per prolungare il "matrimonio", pur sapendo che sarà molto difficile accontentare lui e soprattutto mamma Veronique, con le sue richieste da capogiro. La concorrenza non manca, anzi ora il francese è ai massimi storici di appeal internazionale. E poi c'è un problema in più, quella Champions League che oggi, proprio a causa di quella pesante penalizzazione, sembra un miraggio. E senza Champions, Rabiot non firma.