Ufficialmente, i viaggi inglesi dell’entourage che segue gli interessi di Federico Chiesa sono giustificati dall’affare Pulisic, altro assistito dell’agenzia. Come riporta il Corriere dello Sport, però, l’occasione c’è stata, per Ramadani e colleghi, per ascoltare offerte e sondare il terreno della Premier per quanto riguarda il futuro dell’ala bianconera.
 
In particolare, ad essere stati approfonditi sono gli interessamenti di Chelsea, Liverpool e Newcastle. Quest’ultima, in particolare, grazie alla disponibilità economica vuole costruire una compagine competitiva per la Champions League e vorrebbe bissare il colpo dall’Italia, dopo Sandro Tonali. Inoltre, il rapporto del board dei Magpies con Ramadani è ottimo e nei prossimi giorni saranno effettuati sondaggi più diretti per capire la fattibilità di una trattativa.
 
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Per quel che riguarda Giuntoli, l’intenzione è quella di trattenere Chiesa. È evidente, però, che una maxi offerta “alla Tonali” farebbe vacillare la squadra di mercato bianconera. Se la Juve, da un’eventuale cessione di Chiesa, spera di ottenere almeno 60 milioni, dall’altra parte deve fare i conti con un mercato che ha svalutato il calciatore a causa del grave infortunio al ginocchio e che vede il prezzo fissato intorno ai 40 milioni.
 
Ad aumentare le probabilità di una partenza di Federico Chiesa, il rapporto mai sbocciato con Massimiliano Allegri: “ha rappresentato una preoccupazione importante ed evidente, con il calciatore apparso spesso insofferente sul terreno di gioco. L’esterno ex viola ha mal digerito l’utilizzo in un modulo non proprio congeniale alle sue caratteristiche, facendo intendere a più riprese di sentirsi valorizzato solo in un attacco a tre. Allegri, da parte sua, non ha apprezzato l’atteggiamento in partita dell’azzurro classe ‘97, che spesso ha esagerato con qualche dribbling di troppo perdendo palla anche in zone nevralgiche del campo”.