CONTRO IL PSG - "C’era proprio Leo (Messi, ndr.), non ci credevo. Speravo di debuttare in Serie A, farlo direttamente in UCL è stato clamoroso. Prima di entrare in campo, sono sincero, non ci ho capito niente. In quei 2 minuti, secondo me, non ho davvero realizzato dove fossi".
MODELLI - "Quando mi alleno in Prima Squadra, Leandro e Manuel sono due modelli. Osservo cosa fanno e cerco di rubare con gli occhi"
ROTTURA DEL CROCIATO - "Un momento duro che ho superato grazie alla mia famiglia e al Club, che di fatto è una seconda famiglia. Mi hanno messo tutto a disposizione per riprendermi nel migliore dei modi. Qui sto molto bene, mi sento a casa, come in Argentina. Messi? Il migliore al mondo, quando era un bambino giocava nel Newell’s e venire dalla sua stessa società è un onore".
SERIE C - "Lo ammetto, è stato un bel passo. La Serie C è una lega dura, ci sono tante formazioni che giocano, altre che invece si chiudono e devi scardinarle. La nostra idea è sempre la stessa, e aumentare il livello ci aiuta ad arrivare in Prima Squadra senza subire troppo il gap. Tu devi adattarti al campionato, capisci che servono le qualità ma anche le doti fisiche. È un passo che consiglio. Essere alla Juventus è impressionante, perché dagli spogliatoi fino alle docce, passando per qualsiasi dettaglio, tutto è all’avanguardia e niente viene tralasciato. Qui sto mas comodo!".