AL RIENTRO - "Cosa mi aspetto? Da domani dovrebbe iniziare una nuova stagione, non scordiamoci che la prima parte è stata fatta male, eravamo partiti bene, le prime 3 come prestazioni... poi dopo abbiamo mollato, abbiamo fatto brutte prestazioni e sconfitte. I dati confermano quello che è stato: giocate 9 partite, perse 3, due di Champions e una in campionato. Consci e responsabili del momento, ne abbiamo parlato, troviamo un Bologna che ha demeritato la sconfitta con l'Empoli, noi dobbiamo tornare alla vittoria. I giocatori? Sono tornati bene, l'Italia ha vinto due partite, Bonucci e Gatti sono tornati a livello mentale rinfrancati, Vlahovic e Kostic hanno fatto bene, gli altri comunque hanno fatto bene e abbiamo fatto due allenamenti buoni. Domani conta".
RIFLESSIONI - "Abbiamo guardato un po' di tutto, abbiamo fatto tanti confronti tra di noi. Analizzando quelle che potevano essere le problematiche. Quando succedono questi momenti, dopo una settimana brutta come la nostra, dopo vai a cercare problemi. Dobbiamo cercare soluzioni. Fare in campo. Lavorare. E fare qualcosa in più, perché quanto fatto non è bastato. E avere gestione diversa degli imprevisti. Come con la Salernitana, Roma in casa, imprevisti da gestire in maniera migliore. L'eccessivo nervosismo avuto con la Salernitana ci è costato in dispendio di energie in quella settimana con partite importanti. Stiamo recuperando giocatori importanti: domani Alex Sandro, Rabiot e Locatelli tornano. Cuadrado rientra dopo la squalifica come Milik. Ai box abbiamo Di Maria che è squalificato per due giornate, e Pogba e Chiesa. Abbiamo sicuramente un numero di giocatori più ampio per gestire anche meglio le partite".
CHE SOSTA E' STATA - "Quando si perde si passano brutte soste, ma lo stesso con una partita ravvicinata. Noi stiamo cercando di riportare la Juve a vincere, speriamo di farlo in meno tempo possibile, con lavoro e passione. Dopo anni di vittorie questa cosa è mal accettata, fa parte della vita ed è ciclica. Tutti dobbiamo metterci in discussione. Nonostante ci siano avversari importanti, come Inter, Milan, Roma... tante squadre rinforzate. Non c'è altra via. Fa parte dei momenti in cui le cose vanno bene o meno, quindi devi essere pronto a lavorare di più per portare le cose sulla retta via. Sono sfide importanti. Da vincere. Domani abbiamo il tempo di recuperare, sia in campionato che in Champions. Serve atteggiamento diverso, più cattivo, più di grande rispetto verso gli avversari. Domani abbiamo la possibilità, il calcio ti fa giocare, dopo un trend negativo di queste 3 partite dopo aver perso, pareggiato, speriamo che la sosta ci abbia fatto bene".
FILOTTO - "Sarà contento se raggiungerà quale risultato dopo la gara con la Lazio? Vedremo. Ora inutile parlare. Bisogna stare zitti, fare risultato, abbiamo giocato 9 partite e vinte solo 2. Togliamo la Salernitana... ma sono i dati, bisogna stare in silenzio, lavorare di più. Non è il primo che passo, non sarà l'ultimo fortunatamente. Importante avere voglia, c'è una grande sfida da vincere o creare i presupposti per vincerla, lavorando con totale serenità. Consci che la squadra sia responsabile del momento. Inizia un blocco da 12 partite, è la prima volta che succede e bisogna essere bravi a cambiare la squadra, far riposare i giocatori. Facciamo un passo alla volta, senza andare troppo lontano".
CHI PARLA MALE DELLA JUVE - "Atteggiamento difensivo un problema? Posso fare solo un grosso in bocca al lupo, hanno dato e ricevuto molto dalla Juventus. Sono sempre abituato a confrontarmi direttamente, a quattr'occhi. Quando c'è da riportare c'è sempre una parola in più. Alla Juve hanno dato un buon apporto e anche loro devono essere contenti di essere stati alla Juventus".
CONFRONTO CON IL GRUPPO - "Le critiche le abbiamo lette. Ed è giusto. Cosa dobbiamo fare? Abbiamo vinto solo 2 partite, è giusto che veniamo criticati. Ora parlare, troppe riunioni... troppo di tutto non va bene. Serve fare cose semplici e vincere la partita dopo la sosta, quella di domani, poi faremo un passettino alla volta. Parlare non serve a niente. Conta il rettangolo verde. Se vinci sei bravo, se perdi bisogna stare zitti. Serve stare zitti anche quando si vince, ma quando si perde ancora di più. Non siamo nelle condizioni di dire 'A'".
8° ATTACCO SERIE A - "Mi preoccupa? Ci sono due, tre dati che non mi sono piaciuti. Oltre l'attacco c'è altro. Ma parlare di dati e trovare problemi... bisogna trovare soluzioni, che è vincere col Bologna. Il resto conta poco e niente".
REPLICHE - "Critiche che vanno oltre? Ho letto di Ciro, è stato geniale. Non se purtroppo o per fortuna, non faccio parte dei social. Il mondo viaggia così, quello che si dice ora c'è subito un'altra notizia dopo. Credo che noi, tutti squadra e giocatori, bisogna essere concentrati in campo. Dall'esterno si parla, si dice. Si fa poco".