La linea è sempre sottile e il rischio di superarla è alto. È successo a calciatori che hanno scritto la storia del calcio italiano e dei loro club, rischia di succedere anche a Leonardo Bonucci. La voglia di restare a casa, di sentirsi ancora importanti e, dall’altra parte, la necessità che un nuovo capitolo si apra. Uno “scontro” che, se portato all’estremizzazione, rischia di macchiare anche l’amore e la riconoscenza dovuta a chi per tante stagioni ha indossato la maglia bianconera.
 
Bonucci non serve più, per Allegri è marginale”. Lo scrive questa mattina La Repubblica ed è la fotografia del momento. Nelle gerarchie del tecnico livornese è ultimo e questo si concilia male con la ferma volontà di andare all’Europeo da protagonista. Inoltre, dimostra una volta di più come ci si trovi in una fase di discesa, nelle montagne russe del rapporto tra Allegri e Bonucci.
 
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È in questo contesto che il difensore centrale ha iniziato a guardarsi intorno, provando a tastare la concretezza degli abboccamenti provenienti da Newcastle. Più concreto l’interessamento della Sampdoria, attraverso il contatto diretto di Andrea Pirlo con l’ex compagno. Ci aveva provato con la Lazio di Sarri, si era offerto, ma a Formello ha trovato le porte chiuse.
 
Un futuro ancora tutto da scrivere ma che, a questo punto, sembra essere sempre più lontano dalla Continassa. Intanto, Bonucci guarda oltre, scavalla l’orizzonte annuale e prepara il post ritiro. Si è iscritto al corso di allenatore “Uefa A”, nel frattempo potrebbe iniziare da collaboratore tecnico di Mancini in Nazionale. Ma per questo c’è tempo, prima c’è una squadra che gli conceda spazio da trovare.