Come racconta Repubblica, anche con i nuovi Allegri si è preso poco, ma per ragioni puramente calcistiche. Bremer (stimatissimo dall'allenatore) e Kostic hanno espresso perplessità sul modo di stare in campo, essendo abituati a lavorare con tecnici molto schematici, dunque così diversi da Allegri. Soprattutto il serbo ha dimostrato di sentirsi poco a suo agio su un copione appena abbozzato come quello della Juve. Gatti, da parte sua, è costantemente in anticamera: finora lo si ricorda solo per la figuraccia di Monza e nelle gerarchie sembra sfilato anche dietro a Rugani.