La carta d'identità recita 26 maggio 1988. A 34 anni compiuti, Juan Cuadrado sta verosimilmente entrando nell'ultima fase della sua carriera, iniziata in patria all'Independiente Medellín e proseguita poi in Europa tra Udinese, Lecce, Fiorentina e Juventus, con una breve (e poco fortunata) parentesi anche al Chelsea. Che il colombiano non sia più quello di una volta, vuoi per ragioni anagrafiche, vuoi per altri motivi, è sotto gli occhi di tutti. E la notizia, che i tifosi hanno accolto non senza dispiacere, non può che preoccupare il mondo bianconero, che in questa nuova stagione non ha ancora potuto godere dei lampi del miglior Juan, ormai da tempo un importante punto di riferimento per la squadra di cui quest'anno è anche diventato vice capitano.

Compro Perin, vendo Cuadrado
L'ULTIMA USCITA - Nemmeno ieri, nel match contro la Fiorentina, è arrivata una smentita di quella che sta iniziando ad apparire sempre più come una verità triste e difficile da accettare. Inizialmente schierato sull'esterno della linea difensiva e poi spostato in posizione più avanzata per dare man forte all'attacco come nelle precedenti uscite di campionato, il Panita non è riuscito in nessun modo a mostrare qualche guizzo del suo talento, continuando sul trend attuale dell'enorme difficoltà nel completare un dribbling e soprattutto nell'arare avanti e indietro la fascia di sua competenza, come aveva abituato a fare. Un'arma in meno per la Juve? Non necessariamente, anche perché non è escluso che Juan debba ancora trovare la migliore condizione. La sensazione, però, è che Massimiliano Allegri dovrà iniziare a gestirlo in modo diverso, con altri ritmi. Che piaccia o meno, il tempo passa per tutti.