CICLO - "La partita di domani? Importante sotto tutti i punti di vista. Chiude il ciclo pre sosta, che è difficile. E anche per la classifica. I punti di domani servono ad allungare o mantenere i punti di vantaggio sulla quinta".
GIOVANI - "I più leader? Lo vedremo col tempo. Non li decide l'allenatore, ma si decide all'interno dello spogliatoio"
CAPITANO - "Sarà Locatelli. Fresco di rinnovo. Gli diamo un bel premio"
TURNOVER - "Continuerà a giocare Szczesny. Non giocando le coppe abbiamo molte partite in meno, c'è più recupero. Mattia Perin è diventato veramente di alto livello, sarà un anno un po' più difficile per lui perché dovrà giocare meno. Tutti dobbiamo lavorare per far sì che la Juve giochi in Champions".
SEGRETO - "Il calcio non è una scienza esatta. Tutti gli anni sono diversi. Quel che dico e credo è che sia un gruppo di ragazzi straordinario, stanno facendo cose importanti sapendo di aver fatto 11 partite e non l'intera stagione, l'obiettivo però è fine stagione. Lavoriamo col profilo basso, facendo forza sui nostri limiti, dopo la sosta rientrerà Alex Sandro. Non credo Danilo. Weah rientrerà dopo la sosta"
RIENTRO DIRIGENTI - "Non riguarda me. Sono decisioni della società. Sul mio settore penso ai giocatori, allo staff, a quelli che lavorano alla Continassa. Poi sono cose che altre persone, AD, direttore, che decideranno, per il bene della società".
PERCORSO - "Cambiato? Sono cambiato sicuramente. Quando uno si guarda, poi uno si pensa ancora giovane e con le foto vecchie... Non le guardo mai, sono vecchie ma ti lasciano un po' di tristezza addosso. Sono cambiato. Come giocava quel Cagliari? Avevo la fortuna di allenare un Cagliari, per la dimensione della squadra, dove mi sono divertito molto, con giocatori bravi. Normale, sono cambiato, sono cambiati i giocatori. Ho fatto dei salti in avanti allenando 4 anni il Milan e 8 la Juventus. Uno cresce, cambia, devo cercare di migliorare. Ma non è una differenza di gioco, ogni anno è diverso dall'altro. Ma in 19 anni di carriera non c'è mai stato un anno davvero uguale all'altro. Ho dei ricordi straordinari di Cagliari, amici. Due anni da allenatore e da giocatore 3 anni, 5 anni straordinari".
DANILO - "Stiamo attenti. Quello che ha avuto è una cosa profonda, essendo profonda ci sono rischi maggiori. Facciamo un passo alla volta. Se rientra con l'Inter, tanto meglio. Se c'è qualche rischio preferisco posticipare il rientro".
RISORGIMENTO ITALIANO - "Non so cosa sia successo in Europa. In Italia si tende a sminuire il valore che abbiamo. Le italiane hanno sempre fatto bene in Europa, poi può andare meglio o peggio. Le italiane stanno facendo bene. Ecco perché dobbiamo avere l'obiettivo di rientrare in Champions, che è uno stimolo e una vetrina importante a 360 gradi".