DIFESE A CONFRONTO - In Italia si dice che - di solito - la squadra che arriva prima a fine stagione è quella che ha subito meno gol. Tutto vero. E la Juve lo sa bee perché prima con Conte e poi con Allegri ha sempre blindato la porta: la BBC (Bonucci, Barzagli, Chiellini), per dire, è passata alla storia. Ecco, quello che di solito era un punto di forza negli anni precedenti è diventato un difetto: mai infatti negli ultimi otto anni precedenti la Juve aveva chiuso il campionato con così tanti gol subiti. Nelle stagioni 2011/12 (con Conte) e 2015/16 (con Allegri) addirittura erano state solo 20 le reti incassate in campionato.
MINIMO SFORZO - Non c'è riuscito, Sarri, a sfondare il muro dei 100 punti, impresa riuscita solo ad Antonio Conte nel 2013/14 quando addirittura chiuse il campionato con 102 punti. Ma Maurizio non arriverà nemmeno a 90, vincendo uno degli scudetti con meno punti degli ultimi anni. E infatti, la festa è partita in ritardo rispetto agli altri anni. L'anno scorso l'aveva vinto con cinque giornate d'anticipo: quest'anno, nello stesso periodo nel quale una stagione fa conquistava il tricolore, la Juve ha pareggiato 3-3 col Sassuolo. Segno che quella squadra che per anni ha dominato il campionato quest'anno se l'è presa un po' più comoda, arrivando "lentamente" al traguardo. Paragoni, numeri e statistiche. Conte, Allegri, Sarri. Cambiano gli allenatori ma il risultato è sempre lo stesso: Juve Campione d'Italia, un copia e incolla che va avanti da nove anni.