Quanta fatica per questa Juve... La sconfitta patita sabato sera contro il Milan ha messo ancora una volta in evidenza i tanti limiti della squadra di Massimiliano Allegri, che ha dimostrato di non riuscire praticamente mai ad avere ragione sugli avversari nemmeno nell'uno contro uno. Come scrive Tuttosport, durante la partita i bianconeri hanno vinto solo il 36% dei duelli individuali con la conseguenza che, con i rossoneri che con il passare dei minuti prendevano sempre più il controllo tattico del match, il possesso palla è diventato del tutto sterile, inutile per girare a proprio favore l'inerzia della gara.

SCELTE SBAGLIATE - I cambi di Juan Cuadrado e Filip Kostic, peraltro, hanno poi tolto dal campo i due migliori crossatori a disposizione in un momento in cui la Juve faticava a produrre gioco, ma poteva magari riempire l'area grazie alla presenza di Dusan Vlahovic e Arek Milik. Nemmeno il successivo passaggio a un attacco a tre con Moise Kean e Matias Soulé è riuscito a rendere più fluida la manovra bianconera, con il Milan abile a sfruttare a proprio favore anche la superiorità sulle situazioni di palla inattiva. La Juve, in poche parole, ha confermato tutti i suoi difetti di squadra che tende ad abbassarsi troppo nel corso dei 90 minuti (44.22 metri il baricentro con la "sfera" agli avversari) e a non avere un piano preciso quando in controllo. In pratica - riflette ancora Tuttosport - l'undici di Allegri non è in grado di dettare il contesto nè con nè senza pallone.