Si dice che non è tutto oro quello che luccica. Sarà anche vero, ma ciò che brilla in questo periodo alla Continassa ha sicuramente un grande valore. Sono sempre di più, infatti, i giovani talenti che stanno spiccando il volo dal quartier generale della Juve, offrendo innanzitutto la possibilità alla Prima squadra di restare in casa propria quando si tratta di cercare rinforzi pronti all'uso, come in questa fase resa complicata da infortuni e squalifiche. Dall'8 marzo 2019, giornata che segnò il debutto in Serie A di Hans Nicolussi Caviglia "salito" dall'allora Under 23, sono infatti 29 in tutto i ragazzi che, cresciuti in bianconero, hanno avuto chance preziose nel massimo campionato e in Coppa Italia ma anche, in alcuni casi, in Champions League.

Kean: 'Da giovani si fanno sbagli ma ora tocca a me'
QUALCHE NOME - I più noti sono sicuramente i vari Nicolò Fagioli, Fabio Miretti, Samuel Iling-Junior, Matias Soulé ed Enzo Barrenechea, tutti nati dal 2001 al 2003. A loro, però, si aggiungono tanti altri ragazzi che, dopo la formativa esperienza in Serie C con la Next Gen e qualche comparsa tra i "grandi", si stanno ora affermando altrove: parliamo per esempio di Hamza Rafia, Radu Dragusin e Alessandro Di Pardo, venduti rispettivamente a Lecce, Genoa e Cagliari, ma anche di Tommaso Barbieri, Alessandro Sersanti e Nikola Sekulov, tuttora di proprietà della Juve che li ha mandati in prestito in Serie B tra Pisa, Lecco e Cremonese, per consentire loro di trovare più spazio e proseguire nel loro percorso di crescita. Finora Massimiliano Allegri, di cui erroneamente si dice che abbia una scarsa propensione a lanciare i giovani, ha fatto esordire sedici di loro nelle due esperienze in panchina; Maurizio Sarri ne aveva schierati sei e Andrea Pirlo sette.

AVANTI COSÌ - E ora la storia continua, con i riflettori tutti puntati su Kenan Yildiz e Dean Huijsen: se il primo ha già debuttato anche con la Nazionale maggiore turca, oltre che con la Juve, il secondo ha avuto la grande occasione di calcare il palcoscenico di San Siro nel finale di una gara delicata come quella di domenica scorsa contro il Milan, in cui si è subito fatto apprezzare per la calma e la personalità. Il prossimo, adesso, potrebbe essere il centrocampista classe 2005 Joseph Nonge, di fatto già "promosso" in Prima squadra per via della contestuale assenza di Nicolò Fagioli e Paul Pogba. Domani, quindi, potrebbe toccare a lui, ma dopodomani ci sarà già spazio per un altro. Perché nel proprio vivaio - o "Next Gen" che dir si voglia - la Juve ci crede davvero, e Allegri in primis.