GARA DIFFICILE - "Cosa deve fare la Juve? Domani sarà la gara più facile di quelle ultimamente, il mister è d'accordo con me, ce l'ha detto anche lui. Sono gare belle, facili da preparare. L'attenzione è massima e tutto è portato ai livelli massimi dall'atmosfera. La prima in Champions, in casa, contro i campioni in carica che si sono rinforzati... bella e stimolante. Convinto di una bella partita, l'ambiente non vede l'ora di vivere questa grande serata".
GOL SUBITI - "In Champions non ne abbiamo presi, speriamo sia di buon auspicio. Non bisogna concedere campo al Chelsea, che è una grande squadra, lo sta dimostrando. Non bisogna andare verso quelle che sono le loro qualità migliori".
CAMMINO CHAMPIONS - "Importante è arrivare e passare il turno verso tutto ciò che ci aspettiamo. Da febbraio, marzo si aprono mille dinamiche. Tra mille fattori che possono cambiare il corso della stagione. Sia in campionato che in Coppa non bisogna fare programmi a lungo termine. Pensiamo a migliorare, giocare, consapevoli che dobbiamo crescere. Serve giusto equilibrio ed esaminare tutto con la giusta consapevolezza"
DYBALA - "Che Paulo sia fondamentale per noi è inutile negarlo, l'abbiamo sempre detto tutti. Siamo una squadra che ha tutto per sopperire all'assenza di Paulo. Abbiamo una rosa valida, si farà trovare pronto e sopperirà alla sua assenza. Il mister non si piange mai addosso, cerca sempre nuove soluzioni alle situazioni. Così abbiamo fatto finora e così faremo".
INIZIO IMPORTANTE - "La cosa più importante sarebbe già nel girone, ci permetterebbe di arrivare con lo Zenit al match point in servizio, chiudendo presto il passaggio del turno che ci permetterebbe di gestire le ultime partite a livello di energie. Ci darebbe consapevolezza, e può darcela la prestazione. A prescindere dal risultato finale, che magari sarà dettato dagli episodi. Importante è dare solidità, prova di forza ed entusiasmo".
RICHIESTE - "Sono sempre quelle, poi variano da giocatore a giocatore. Non è lo stesso, a seconda dei compagni, delle partite e degli avversari. I principi sono quelli e stiamo cercando di ritrovarli dopo due anni con un calcio diverso. Senza dire che sia migliore o peggiore, ma sicuramente era diverso. Bisogna ritrovare quel filo conduttore che ha portato questa squadra a grande solidità, con quell'autostima che l'ha portata a fare quel percorso in Italia ed Europa. Serve il giusto mix per tornare a quei livelli a cui tutti aspiriamo"
DE LIGT - "E' a quel livello lì, ha caratteristiche diverse da me e Leo, ma viene da stagioni importanti. Dopo stagioni non facili ha fatto un post lockdown devastante. Dopo l'infortunio alla spalla e il covid, ha fatto 3 settimane e non è semplice rientrare, ha fatto una stagione importante. Si sta parlando post Europeo dopo l'errore. Dentro la sua testa qualche certezza è mancata. Ma viene da stagioni importanti, sta crescendo, ha ancora tanti margini di miglioramento. E' già bravo, ma può migliorare tantissimo. Ha uno strapotere fisico che può migliorare, lo usa ancora poco. Ma si parla di un giocatore di grande livello internazionale"